Editoriali / Lago
Martedì 25 Settembre 2018
Gli amici di Nicola, morto in moto a Gera: «Aiuti alla famiglia»
Dolore anche a Cercino, dove l’uomo lavorava per le Officine Galperti
Lavorava alle Officine “Galperti” di Cercino, in Valtellina, Nicola Garace, il motociclista di 44 anni che ha perso la vita domenica al Trivio di Fuentes nello scontro con un’auto, nel comune di Gera Lario all’incrocio con la strada per Sant’Agata. L’uomo era alla guida di una moto di grossa cilindrata: l’impatto con una Kia Sportage è stato violento. Trasporto in elicottero all’ospedale Alessandro Manzoni di Lecco, è spirato prima di giungere in sala operatoria. I funerali non sono ancora stati fissati poiché è stata disposta l’autopsia sulla salma. «Era operaio da noi, da un anno e mezzo- racconta Ivan Manara, direttore dello stabilimento valtellinese – Prima aveva lavorato alla Mal, la Meccanica alto Lario di Dervio, da cui è stato trasferito per necessità dell’azienda. Ho saputo dell’accaduto vedendo la notizia riportata dai media. Ho letto il nome, ho fatto un giro di telefonate e purtroppo ho appurato che era vero. Non ho parole». Gerace era originario di Catania, ma era sposato da tempo con una colichese della frazione di Curcio dove abitava, in via Palerma vecchia, al civico 4. Lascia la moglie e due figli, una ragazza che frequenta il secondo anno delle scuole superiori ed un ragazzo che è invece in seconda media. «Una brava persona, anche al lavoro - continua Manara – Casa e lavoro. Amico di tutti. Per me è stato un flash. Anche oggi (ieri, ndr) al lavoro non ci rendevamo conto di quanto che era successo. Quando ci siamo trovati faccia a faccia, abbiamo detto solo “Nicola, Nicola” poi ognuno ha abbassato la testa ed è andato a lavorare». I colleghi parteciperanno alle esequie e stanno valutando se dare vita a un’iniziativa per dare un piccolo aiuto ai figli rimasti senza il loro amato papà. In quella triste giornata alla “Galperti” potrebbe anche essere sospesa l’attività lavorativa.
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