Editoriali / Sondrio e cintura
Giovedì 20 Giugno 2019
Drone per i salvataggi
Il Lions Club Colico
ne regala uno ad Areu
Il sodalizio ha acquistato un dispositivo
dotato di termocamera per rintracciare i dispersi
«Così sarà possibile perlustrare dall’alto i boschi»
La ricerca dei dispersi, in particolare nelle zone dove la vegetazione è talmente fitta da rendere difficile l’individuazione della persona o in situazioni in cui l’uso dell’elicottero risulta proibitivo, potrebbe avere presto un supporto importante: quello di un drone, del valore di 40mila euro, che il Lions Club di Colico ha acquistato grazie ad un service e che metterà a disposizione di Areu, l’azienda regionale emergenza e urgenza. La presentazione di questa importante iniziativa a favore del territorio è avvenuta a San Bernardo, la frazione montana di Ponte in Valtellina, dove si è tenuta la tradizionale festa del solstizio d’estate del Lions Club Tellino a conclusione dell’anno lionistico.
Il sodalizio, guidato dal presidente Piergiordano Pasini, ha invitato il Club di Colico, oltre alla presenza di altri rappresentanti come il presidente di zona Lorenzo Tavelli e il neo sindaco di Ponte in Valtellina e direttore dell’Osservatorio astronomico Giuseppe Piazzi, Rino Vairetti.
«Il Lions Club di Colico ha acquistato in America questa attrezzatura – spiega Claudio Franchetti, socio del Lions Tellino – grazie a fondi propri e di persone che sono state sensibilizzate. La particolarità di questo drone è che vi è montata una termocamera di grande risoluzione che permette di individuare, grazie al calore del corpo tramutato sullo schermo in colore, una persona che si trova a terra. Ovviamente il drone necessita di essere pilotato da personale esperto, che si sta formando e sarà dato in uso, in caso di necessità, agli organismi preposti alla ricerca dei dispersi sul territorio, Areu e protezione civile. Come ci ha spiegato il tecnico presente a San Bernardo, la strumentazione ad alta tecnologia sarebbe utilissima a rintracciare un disperso in un bosco fitto e particolarmente impervio dove l’occhio umano e la ricerca con elicottero non dovessero essere possibili. Abbiamo avuto la possibilità di vederla in azione in anteprima e, augurandoci che non ci sia la necessità di usarla, riteniamo che sia comunque un service importante per il territorio».
Promotore dell’iniziativa Roberto Ardenghi, patron della ditta Seval di Colico e membro del Lions Club Colico, che già utilizza un’attrezzatura simile nella sua azienda, qui potenziata per la ricerca delle persone, in grado di volare a 150 metri di altezza.
La serata, che è servita anche per uno scambio di consegne e per tirare le conclusioni dell’annata, è proseguita con la cena cucinata dall’associazione Pro San Bernardo e con la visita all’osservatorio astronomico.
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