Dolzago, si litiga in Comune

La materna, sogno nel cassetto

Diatriba sul progetto sfumato «per colpa»: l’ex sindaco si scaglia contro il successore. Oggetto di contesa la convenzione tra amministrazione e azienda non andata in porto

DOLZAGO

«Il rimorso d’aver negato una soluzione che avrebbe cambiato la storia del paese resterà per sempre sulla coscienza di chi tuttora siede in giunta comunale e ha optato per il rinvio di un’operazione a tutti gli effetti fattibile».

L’altra sera, in consiglio, i nodi dell’ex trafileria Passerini e del nuovo asilo sono venuti al pettine nel confronto tra l’ex sindaco Adelio Isella (oggi all’opposizione) e il suo ex vice (oggi sindaco) Paolo Lanfranchi. La nuova scuola materna è diventata un sogno nel cassetto, mentre nella legislatura scorsa sembrava un progetto a portata di mano: il Comune ha persino investito soldi nell’acquisto dell’area, ora inutilizzata, dove la ex trafileria intenzionata a convertirsi in centro commerciale avrebbe dovuto costruire un asilo nuovo, su progetto del Comune: chiavi in mano, come si suol dire, in cambio dell’autorizzazione e per un controvalore di un milione e 300mila euro che – coi tempi di crisi che corrono – l’amministrazione pubblica mai avrebbe avuto né, probabilmente, potrà avere.

A metà del guado, la situazione precipitò per i motivi emersi nello scambio avvenuto l’altra sera in consiglio, dai toni molto vivaci specialmente all’inizio, per il rifiuto del sindaco Lanfranchi di leggere la convenzione che avrebbe dovuto vincolare Comune e azienda. «Isella – afferma – aveva l’intento di smentire presunte nostre affermazioni dell’ultima campagna elettorale». Diatribe a parte, in aula è emerso che l’intera operazione si giocò sul filo, finché si spezzò: la bozza di convenzione risale al 15 dicembre 2012, su richiesta d’approvazione dell’allora presidente del consiglio d’amministrazione della Passerini per la quale già il 9 dicembre era stata tuttavia avanzata al tribunale la domanda d’ammissione al concordato preventivo, poi accolta nel marzo del 2013.

«Fino ad allora – ha affermato Isella – la proprietà era nella disponibilità della Passerini». Per Lanfranchi «il presidente del consiglio d’amministrazione durò in carica sino al 31 dicembre 2012; dopo tale data la firma della convenzione non avrebbe potuto avvenire senza autorizzazione del giudice.

In ogni caso, il 15 luglio 2013 subentrò la procedura di liquidazione ed è del 20 dicembre 2013 la sentenza di fallimento della trafileria». Il Comune ha pagato il terreno destinato all’asilo 217.500 euro; ha bandito un concorso d’idee con oltre cento partecipanti: versando il premio da 5mila euro al vincitore (al secondo e al terzo classificato andarono rispettivamente tremila e duemila euro), l’amministrazione ha acquisito la proprietà dei progetti: sempre al fine d’eseguire l’opera rimasta sulla carta.

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