Editoriali / Oggiono e Brianza
Domenica 14 Settembre 2014
Dolzago, si litiga in Comune
La materna, sogno nel cassetto
Diatriba sul progetto sfumato «per colpa»: l’ex sindaco si scaglia contro il successore. Oggetto di contesa la convenzione tra amministrazione e azienda non andata in porto
«Il rimorso d’aver negato una soluzione che avrebbe cambiato la storia del paese resterà per sempre sulla coscienza di chi tuttora siede in giunta comunale e ha optato per il rinvio di un’operazione a tutti gli effetti fattibile».
L’altra sera, in consiglio, i nodi dell’ex trafileria Passerini e del nuovo asilo sono venuti al pettine nel confronto tra l’ex sindaco Adelio Isella (oggi all’opposizione) e il suo ex vice (oggi sindaco) Paolo Lanfranchi. La nuova scuola materna è diventata un sogno nel cassetto, mentre nella legislatura scorsa sembrava un progetto a portata di mano: il Comune ha persino investito soldi nell’acquisto dell’area, ora inutilizzata, dove la ex trafileria intenzionata a convertirsi in centro commerciale avrebbe dovuto costruire un asilo nuovo, su progetto del Comune: chiavi in mano, come si suol dire, in cambio dell’autorizzazione e per un controvalore di un milione e 300mila euro che – coi tempi di crisi che corrono – l’amministrazione pubblica mai avrebbe avuto né, probabilmente, potrà avere.
A metà del guado, la situazione precipitò per i motivi emersi nello scambio avvenuto l’altra sera in consiglio, dai toni molto vivaci specialmente all’inizio, per il rifiuto del sindaco Lanfranchi di leggere la convenzione che avrebbe dovuto vincolare Comune e azienda. «Isella – afferma – aveva l’intento di smentire presunte nostre affermazioni dell’ultima campagna elettorale». Diatribe a parte, in aula è emerso che l’intera operazione si giocò sul filo, finché si spezzò: la bozza di convenzione risale al 15 dicembre 2012, su richiesta d’approvazione dell’allora presidente del consiglio d’amministrazione della Passerini per la quale già il 9 dicembre era stata tuttavia avanzata al tribunale la domanda d’ammissione al concordato preventivo, poi accolta nel marzo del 2013.
«Fino ad allora – ha affermato Isella – la proprietà era nella disponibilità della Passerini». Per Lanfranchi «il presidente del consiglio d’amministrazione durò in carica sino al 31 dicembre 2012; dopo tale data la firma della convenzione non avrebbe potuto avvenire senza autorizzazione del giudice.
In ogni caso, il 15 luglio 2013 subentrò la procedura di liquidazione ed è del 20 dicembre 2013 la sentenza di fallimento della trafileria». Il Comune ha pagato il terreno destinato all’asilo 217.500 euro; ha bandito un concorso d’idee con oltre cento partecipanti: versando il premio da 5mila euro al vincitore (al secondo e al terzo classificato andarono rispettivamente tremila e duemila euro), l’amministrazione ha acquisito la proprietà dei progetti: sempre al fine d’eseguire l’opera rimasta sulla carta.
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