Editoriali / Valsassina
Mercoledì 06 Agosto 2014
Cremeno, caduta sul ghiaccio
Risarcimento di 243mila euro
Si rischia un’altra voragine a Cremeno: non pericolosa ma altrettanto dolorosa per le casse del Comune qualora il giudice decidesse di dare ragione ad una donna che ha citato in causa l’ente chiedendo il stratosferico risarcimento di 243mila e 972 euro, giusto per essere precisi.
Cos’è successo? Un rovinoso scivolone. La donna ha denunciato che, il 21 marzo di due anni fa percorrendo a piedi la via XXV Aprile, nel centro di Cremeno, in prossimità del civico 16/18 «cadeva improvvisamente a terra a causa del manto stradale reso scivoloso dalla presenza di una sottile lastra di ghiaccio formatasi sull’asfalto».
La signora non l’ha fatta finire qui e ha chiesto al Tribunale di Milano di «accertare e dichiarare l’esclusiva responsabilità del Comune di Cremeno e condannarlo, nella persona del sindaco, al risarcimento di tutti i danni patrimoniali e non patrimoniali, danno morale e biologico subiti». Si va così a processo, fissato per il 29 ottobre prossimo.
La giunta del sindaco, Pier Luigi Invernizzi, ha deciso di resistere in giudizio conferendo l’incarico alla propria agenzia assicurativa. Quest’ultima, a sua volta, ha conferito l’incarico all’avvocato lecchese Richard Martini.
Una decisione adottata sulla corta del fatto che: «Nel 2013, anno in cui si è verificato il sinistro- si legge nel deliberato di giunta -, il Comune di Cremeno aveva stipulato la polizza con la Unipol Sai a copertura della responsabilità civile; tale polizza copre anche le spese legali. Come indicato dal broker MagJlt, la compagnia assicurativa ha incaricato l’avvocato Richard Martini di rappresentare in giudizio il Comune di Cremeno; il costo del legale è completamente a carico della Compagnia UnipolSai».».
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