Editoriali / Circondario
Giovedì 15 Maggio 2014
Civate, laghetti vestiti di nuovo
Si preparano per l’Expo
Presentati i progetti per trasformare aree dismesse in poli di attrazione. Da Isella a Bagnolo di Oggiono fino ai lidi di Alserio, Casletto e Moiana: relax, solarium, picnic ed eventi
«Expo 2105 rappresenta, anche per il territorio lariano, un’occasione di rilancio»: tutti d’accordo su questo, si sono messi allo stesso tavolo Politecnico di Milano (polo territoriale di Lecco, appunto), autorità di bacino del Lario e laghi minori, Parco Valle Lambro, amministrazioni comunali, tecnici e studenti.
Dalla collaborazione sono nate per intanto delle idee, presentate ieri in Villa Canali; il prossimo passo sarà trasformarle in progetti «già entro l’estate». Sono state prescelte l’area dell’ex campeggio “Mexico” a Civate; Bagnolo di Oggiono; il lido di Alserio; in rampa di lancio si piazzano poi il lido di Casletto, a Rogeno, e il lido di Moiana, a Merone. Tutte «aree strategiche – è stato sottolineato ieri dall’architetto Michela Genghini – ripensate come poli d’attrazione per i visitatori e, dunque, nella previsione di Expo 2015, ma anche nella prospettiva di un rilancio del turismo permanente. Si tratta di “hub” d’opportunità, messi in rete».
Proprio Civate sarà «la porta di Expo su Lecco provenendo da Milano», ha rimarcato la Genghini: l’area di Isella che s’incontra prima d’imboccare il tunnel del Barro è di per sé visibile, ma il progetto del Politecnico (laboratorio di architettura e composizione architettonica II, della scuola di architettura e ingegneria edile) punta a renderla una tappa «pressoché obbligatoria per chiunque», come descritto ieri da Roberto Magoni. Lo spazio c’è per il parcheggio persino dei pullman, per l’info-point e il centro ristoro (principale fonte di guadagno per il privato che vorrà investire); l’intera collinetta che digrada verso il lago («ora verde morto») verrà trasformata «con plurifunzioni notevolmente flessibili», ma principalmente per relax, solarium, pic-nic ed eventi sia musicali, sia teatrali, dai più piccoli ai maggiori.
© RIPRODUZIONE RISERVATA