Editoriali / Circondario
Giovedì 28 Agosto 2014
Calolziocorte, succede ancora
Avvelenato un altro cane
Per Zeus non c’è stato scampo. Tradito da un boccone colmo di metaldeide, l’animale è morto in poco più di un giorno. I proprietari: li denunciamo. La rabbia esplode su facebook
Un boccone avvelenato, colmo di metaldeide, e la vita di un cane finisce in poco più di un giorno: ancora una volta la crudeltà umana colpisce animali indifesi, al confine tra Calolzio e Torre de’ Busi. E sul web scoppia la rabbia.
Valentina Ghislanzoni ha deciso di raccontare la storia del suo Zeus per far sì che questa brutta esperienza possa essere d’aiuto e di monito per i proprietari di altri animali.
«Lunedì io e mio marito siamo stati fuori casa per lavoro tutto il giorno. Quando sono rientrata, verso le 17.20, ho dato da mangiare al gattino e a Zeus, che stava ancora bene ed era affamato – ha raccontato ieri - E’ stato mio marito, attorno alle 18.30, a notare strani tremolii. Era come se avesse freddo».
Da quel momento la situazione è precipitata. «Nel giro di pochi minuti i tremolii sono diventati vere e proprie convulsioni con bava e vomito. Abbiamo sentito il veterinario che ha pensato a una crisi epilettica, ma con il passare del tempo è peggiorato ulteriormente e ha iniziato a vomitare materiale blu. Lì e abbiamo capito che aveva ingerito qualcosa di nocivo, velenoso».
Il cane, meticcio di un anno e mezzo, è stato quindi portato dal veterinario, che ha diagnosticato l’avvelenamento da lumachicida e ha indotto il coma farmacologico a causa della sofferenza patita dall’animale.
Attorno alle 21, nonostante i tranquillanti, la situazione si è ulteriormente aggravata e Valentina, con il marito e alcuni vicini, hanno accompagnato Zeus a una clinica aperta a Palazzago 24 ore al giorno. «Li è rimasto in coma indotto fino a ieri sera (martedì, ndr.) alle 20.30, quando abbiamo deciso di fargli l’eutanasia poiché i suoi organi interni erano completamente collassati. Mi domando come si possa stroncare la vita di un cucciolo adorabile di un anno e mezzo che non ha mai fatto male a una mosca».
Valentina, quindi, ha deciso di descrivere brevemente la vicenda su Facebook, sulla pagina “Sei di Calolzio se”, spiegando che la zona è quella di via Mandamentale e invitando gli altri padroni di cani e gatti a fare attenzione. Inutile dire che i commenti sono fioccati, alcuni estremamente “forti”
In ogni caso oggi Valentina e suo marito si presenteranno alla caserma dei carabinieri per sporgere denuncia.
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