Editoriali / Circondario
Sabato 17 Maggio 2014
Calolzio, gay e famiglia
sul manifesto del Comune
Tappezza i muri della città il messaggio dell’amministrazione che mette insieme due ricorrenze. Una contraddizione? L’assessore Eleonora Rota nega
“Calolziocorte città dei diritti”: a favore della famiglia e contro l’omofobia. E’ questo il duplice messaggio che l’amministrazione comunale ha voluto lanciare pubblicamente.
L’occasione è rappresentata dalla ravvicinata ricorrenza della Giornata internazionale della famiglia (giovedì scorso) e della Giornata internazionale contro l’omofobia che si celebra oggi – con la realizzazione di un manifesto e di volantini che sono stati affissi non soltanto in diversi punti del territorio cittadino, ma anche in municipio e nelle scuole della città.
Sullo stampato, la giunta del sindaco Cesare Valsecchi ha voluto ricordare gli articoli della Costituzione italiana che tutelano da un lato i nuclei familiari e, dall’altro, le persone omosessuali.
All’art. 29 è demandato il primo compito, attraverso l’affermazione che “La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”. E’ l’art. 3, invece, a ribadire che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.
«E’ un’iniziativa alla quale tengo molto – ha sottolineato l’assessore Eleonora Rota -, perché testimonia l’attenzione dell’amministrazione comunale nei confronti della lotta contro l’omofobia, oltre che del sostegno alla famiglia. Un occhio di attenzione a due tematiche importanti e delicate».
Non c’è il rischio che qualcuno rilevi, in questo accostamento, una sorta di contraddizione?
«Direi di no – è la risposta convinta dell’amministratrice calolziese -. E’ la dimostrazione che in una società come la nostra, nella quale la situazione sociale è evoluta fino al punto attuale, bisogna rendersi conto che tutte le situazioni familiari e relative a rapporti interpersonali hanno parità di diritti e rilevanza sociale. E’ giusto e doveroso porre attenzione da un lato alla famiglia e dall’altro agli altri rapporti umani: tutti godiamo degli stessi diritti e non c’è nessuna contrapposizione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA