Editoriali / Circondario
Giovedì 27 Febbraio 2014
Caloloziocorte, il branco
incastrato dalle telecamere
CALOLZIOCORTE
A sferrare i pugni sarebbe stato un giovane originario di un Paese dell’Est e i membri del branco hanno le ore contate: dopo la denuncia presentata martedì mattina alla questura di Lecco dai ragazzi aggrediti lunedì in centro città, le indagini sarebbero sul punto di giungere alla svolta decisiva, con l’identificazione di tutti gli autori dell’aggressione.
Ieri mattina, due uomini della squadra mobile sono giunti al comando della polizia locale di Calolzio, dove hanno incontrato i due agenti – il vicecomandante Matteo Tocchetto e l’agente Jusva Gariboldi – ai quali gli aggrediti avevano chiesto aiuto nell’immediatezza del fatto.
Oltre ad aver ascoltato il loro resoconto dei fatti, i poliziotti hanno anche visionato le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza, le cui telecamere avrebbero ripreso il gruppo di ragazzotti nei loro spostamenti verso la chiesa Arcipresbiterale e l’Enaip. L’accelerazione impressa alle indagini sarebbe quindi sul punto di dare i risultati sperati, con la rapida individuazione degli autori dell’aggressione che hanno mandato, con tre pugni in volto, un ventenne di Barzio in ospedale, dove le ferite gli sono state giudicate guaribili in 11 giorni. Nel giro di qualche ora gli uomini della questura dovrebbero essere in grado di contestare direttamente al gruppo di assalitori i fatti raccontati dai quattro giovani valsassinesi.
Erano stati inseguiti e accerchiati lunedì mentre cercavano di difendere il più piccolo, un sedicenne – fratello del picchiato – minacciato già da mesi su Facebook dal branco.
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