Editoriali / Lecco città
Mercoledì 15 Ottobre 2014
Caldaie, nuove regole
Il libretto cambia
Più costi e burocrazia
Da registrare tutti gli impianti presenti in casa. Aumentano i dati: da sette a sessanta voci. Il rinnovo alla scadenza della manutenzione
Cambia il libretto della caldaie: una rivoluzione che interessa gran parte delle famiglie lecchesi .
Due le grandi novità. La prima è che nel libretto verranno registrati tutti gli impianti presenti nelle abitazioni: non più solo caldaie e sistemi di riscaldamento, dunque, ma anche sistemi di climatizzazione, impianti solari e così via.
E qui scatta l’inghippo, con l’entrata in vigore dei nuovi libretti si passerà dalla compilazione di sette voci a sessanta, tra cui i dati catastali dell’immobile. Cosa da perderci la testa, anche perché ogni impianto dovrà essere targato. Sarà necessaria tanta pazienza e soprattutto ci vorranno plichi di documenti da cui attingere i dati.
La seconda novità è che, accanto all’efficienza degli impianti, questa nuova disposizione prevede una diagnosi completa che ne andrà a verificare sicurezza, salubrità e igiene.
Sulla carta non dovrebbero esserci costi aggiuntivi per l’utente. Non dovrebbero considerato che la targatura dell’impianto è gratuita, però visto che il manutentore dovrà fermarsi un bel po’ di tempo per compilare il nuovo libretto e considerato che sarà necessaria una diagnosi completa dell’impianto potrebbero scattare dei costi aggiuntivi.
Se in media un intervento di controllo su un impianto domestico variava tra i 100 e i 120 euro, con l’aggiunta dei controlli e della sanificazione, prevista dal nuovo libretto, una famiglia con una caldaia collegata a quattro o cinque caloriferi, ed un impianto di climatizzazione con tre split verrà a spendere mediamente 200 euro.
Per ottenere il nuovo libretto c’è tempo. La normativa prevede, infatti che, a partire da oggi, e secondo le scadenze di manutenzione degli impianti già regolamentate dalle singole Regioni, ogni cittadino si doti del libretto d’impianto, che affiancherà quello vecchio che non deve essere buttato.
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