
Editoriali / Oggiono e Brianza
Mercoledì 09 Ottobre 2013
Bosisio, Nostra Famiglia
Un taglio da mezzo milione
La Regione riduce drasticamente i fondi per la ricerca . Il presidente Domenico Galbiati: «Vuol dire togliere i sussidi alla salute»

Meno 488mila euro. A tanto ammonterà il taglio alla ricerca medico scientifica «decretato» dalla Regione per l’Istituto di ricerca Eugenio Medea di Bosisio Parini.
Ma il Medea non è l’unico: su tutti gli istituti di ricerca scientifici della Lombardia è attesa una vera stangata, se la delibera che contiene i suddetti tagli ai finanziamenti extra per le attività sanitarie, verrà confermata e approvata dalla seduta che si riunirà tra quindici giorni.
«Auspichiamo che questa delibera non venga confermata, che ci sia un ripensamento» commenta il presidente dell’Irccs lecchese “Medea”, Domenico Galbiati .
Il nocciolo della questione è che «penalizzare la ricerca biomedica, specialmente in una regione con il massimo numero di Irrcs in Italia, presenza che è anche degna di nota nel panorama europeo, significa mettere in difficoltà non solo il settore specifico della ricerca ma la qualità complessiva della sanità».
Il Medea in particolare è all’avanguardia per gli studi in ambito neurologico e infantile, e oltre alla sperimentazione di nuove tecnologie, vengono condotte ricerche pionieristiche sui disturbi dell’infanzia, dall’autismo alla dislessia. Senza contare tutto il settore riabilitativo. Insomma, una vera e propria fucina della ricerca che, in futuro, potrebbe seriamente essere compromessa.
«La salute – aggiunge Galbiati - è strettamente dipendente dalla capacità di fare ricerca. Toglierci i sussidi è come tagliare le radici dell’albero. Mi rendo conto che i tempi sono difficili, ma un taglio così importante va ripensato».
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