Editoriali / Circondario
Mercoledì 14 Maggio 2014
Bancomat scassinati
Presa banda rumena
Colpiti centinaia di istituti di credito tra il Lecchese, il Comasco e la Brianza con il metodo della “forchetta”. In soli due giorni danneggiati 26 sportelli automatici, poi la fuga in Turchia
Erano fuggiti in Turchia, ma lì erano stati arrestati. Ora che sono tornati in Italia dovranno rispondere di furto aggravato per aver scassinato centinaia di bancomat e di postamat tra Lecco, Monza, Brianza, Como.
Compariranno a giugno davanti al giudice delle udienze preliminari di Monza tre rumeni, Vasilica Lungu, 31 anni residente a Milano, Dumitru Catalin Piturca e Nicolae Marin, 30 e 28 anni, entrambi residenti in provincia di Reggio Emilia.
La scorsa primavera si erano registrati numerosi furti con scasso ai danni dei bancomat della Bassa Comasca. I carabinieri, utilizzando anche le videocamere di sorveglianza degli istituti di credito, avevano scoperto che i malviventi utilizzavano il trucco della “forchetta”, una sorta di lastra di metallo infilata nel bocchettone per l’emissione del denaro, in modo tale da bloccarlo e permettere ai malviventi di prendere indisturbati le banconote. I carabinieri, attraverso le indagini, hanno scoperto centinaia di furti. In particolare, tra il pomeriggio del 21 aprile e la mattina del 22 aprile del 2013, i tre sospettati avrebbero scassinato i bancomat di Macherio, Cesano Maderno, Lentate sul Seveso, Rovellasca, Cadorago, Cassina Rizzardi, Como, Carugo, Inverigo, Veduggio con Colzano, Correzzana, Usmate Velate, Carnate, Ronco Briantino, Merate, Malgrate, Civate, Cusano Milanino, Cormano, Limbiate, Varedo, Villasanta, Calusco d’Adda, e Olgiate Molgora.
Quindi, subito dopo, sono fuggiti in Romania e quindi in Turchia. Ma qui non hanno avuto molta fortuna, visto che sono stati arrestati con le accuse di contrabbando di oro e furto.
Bottino totale di 50mila euro.
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