Editoriali / Sondrio e cintura
Giovedì 07 Febbraio 2019
Autotrasportatori nel mirino della polizia: 26 multe
Controllati dalla Polstrada 40 veicoli commerciali: contestate 12 violazioni riferite all’inosservanza alle norme che disciplinano i tempi di guida e di riposo
Proseguono in provincia di Sondrio i servizi di prevenzione e controllo della Polizia Stradale sulle reti viarie della Valtellina e della Valchiavenna, focalizzando ancora una volta l’attenzione sul rispetto delle regole in materia di autotrasporto di merci, da parte di vettori italiani e stranieri, con l’obiettivo di salvaguardare la sicurezza della circolazione stradale. Nel corso degli ultimi servizi mirati sono stati controllati circa 40 veicoli commerciali, tra cui numerosi aventi targa straniera. Complessivamente sono state elevate 26 sanzioni specifiche. In tutto sono 12 le violazioni contestate riferite all’inosservanza alle norme che disciplinano i tempi di guida e di riposo, che costituiscono limiti temporali rigorosi imposti all’attività di guida da parte dei conducenti professionali, affinché gli stessi siano in ogni momento in possesso dei necessari requisiti psico-fisici. Il controllo da parte della Polizia Stradale avviene attraverso l’analisi di un apparecchio di registrazione installato a bordo del veicolo denominato “cronotachigrafo”, che conserva in memoria i dati relativi a velocità, tempi di guida, di riposo ecc. I dati sono estratti da una scheda magnetica personale, denominata “carta del conducente”, intestata al singolo autotrasportatore, che viene inserita e letta dal sistema quando questi intraprende il viaggio, nonché dalla memoria di massa del veicolo. Il caso più eclatante, che si è presentato agli occhi degli operatori di Polizia Stradale impegnati nei controlli, è stato quello di un conducente professionale, residente fuori provincia, che circolava alla guida di un mezzo pesante avendo inserito nell’apparecchio crono tachigrafico, invece della propria scheda personale, la carta del conducente intestata al proprio figlio. In questo modo il sistema presente a bordo del veicolo non rilevava i tempi di guida effettuati dall’effettivo conducente, ma quelli fittizi del figlio. Al trasgressore è stata contestata la sanzione amministrativa di 868 euro, la sanzione accessoria della decurtazione di 10 punti dalla patente di guida, che è stata immediatamente ritirata ai fini della sospensione. E’ stato inoltre applicato il ritiro della carta tachigrafica del figlio illegittimamente utilizzata, che verrà trasmessa alla Camera di Commercio di competenza per la successiva distruzione.
Nel corso dei servizi specifici si è concentrata l’attenzione anche sui controlli ai limiti di massa imposti dalla legge al trasporto pesante. A causa del carico eccessivo il veicolo è infatti più difficile da governare, i tempi di frenata si allungano e può sfuggire facilmente al controllo del conducente, provocando pericolo alla circolazione stradale. In tutto sono state elevate 14 violazioni per il trasporto di merce in sovraccarico. In particolare si è evidenziato un caso relativo ad un veicolo commerciale, che circolava su strada superando di oltre il 60% il limite di massa indicato nella carta di circolazione. Al conducente, a cui è stata elevata una sanzione amministrativa pecuniaria di 431 euro ed applicata la decurtazione di 4 punti dalla patente di guida a titolo di sanzione accessoria, è stato intimato inoltre di effettuare l’immediata riduzione del carico, riportandolo entro i limiti di legge, prima di potere proseguire il viaggio.
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