Editoriali / Sondrio e cintura
Giovedì 09 Maggio 2019
A giudizio per omicidio stradale
E intanto resta ai domiciliari
Fissata per il prossimo 3 luglio l’udienza per Mirza Trokic
Sotto effetto di alcol e coca travolse con l’auto un diciottenne in motorino
Sarà processato il 3 luglio con rito abbreviato in tribunale a Sondrio Mirza Trokic, l’infermiere bosniaco residente a Sondrio - classe 1980 - accusato di omicidio stradale aggravato per la morte di Daniele Bertolini, 18 anni, di Buglio in Monte. Il gup del tribunale di Sondrioha fissato l’udienza per quella data, accogliendo la richiesta dei familiari della vittima - i genitori, gli zii e i nonni di quel giovane, che era figlio unico - di costituirsi parte civile al processo. Respinta invece la richiesta di costituzione parte civile che era stata presentata dall’Asaps di Forlì (Associazione sostenitori ed amici della polizia stradale). Nessun dubbio sulla dinamica dei fatti e sulle responsabilità di Trokic. Gli accertamenti fatti sul luogo della tragedia, gli esami di laboratorio, le testimonianze, le immagini delle videocamere: tutto concorda nel tracciare un quadro chiaro che ha portato la Procura, al termine delle indagini, a chiedere il giudizio immediato. La sera del 19 ottobre dello scorso anno, verso le 23,30, l’infermiere procedendo in auto folle velocità, ubriaco e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, travolse con la sua Passat il giovane in motorino. Daniele non ebbe scampo. La vettura, dopo una serie di manovre azzardate, uscì in sorpasso a Castione, per l'ennesima volta, in un tratto dove c’erano striscia continua e cartelli che indicavano il divieto di sorpasso, invadendo la carreggiata su cui viaggiata il motorino del giovane, che rientrando da Sondrio stava viaggiando in direzione della Bassa Valle. Un impatto violentissimo (la Passat viaggiava a 122,5 km orari in un tratto dove il limite è di 50). Il ragazzo non ebbe scampo.
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