Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 16 Giugno 2016
Voucher ancora nel mirino «Creano lavoro irregolare»
La Cgil chiede di eliminare lo strumento che aumenta il precariato
«Lasciarli anche nei settori produttivi significa sostituirli alle assunzioni»
Non piacciono al sindacato e per la Direzione territoriale del lavoro sono uno strumento a rischio. I voucher, bersaglio di pareri negativi della Cgil, sono uno degli elementi di criticità emersi nel bilancio della Dtl presentato lunedì.
«Ricomincia la stagione turistica estiva e ripartono anche loro alla grande - premette Michela Turcatti dalla segreteria della Camera del lavoro -. Stiamo già registrando un elevato numero di lavoratori che verranno pagati con i voucher in attesa di capire come si svilupperà la stagione - e ciò chiaramente ci preoccupa - e non solo nel settore turistico».
Secondo la confederazione guidata da Giocondo Cerri i numeri sono allarmanti. «Quasi due aziende su tre risultano irregolari e sono incrementate le irregolarità legate allo scorretto uso delle tipologie di lavoro flessibile, come lavoro a chiamata, part-time, vocuher». A proposito del lavoro accessorio, c’è da dire che il sindacato esprime da tempo critiche sulla portata che ha assunto il fenomeno. «In particolare, risultano irregolari sia le mancate comunicazioni delle prestazioni accessorie all’Inps, per cui si trattava di vero e proprio lavoro in nero, sia quelle legate a un non corretto utilizzo di questo strumento. Capita spesso, infatti, che il lavoratore venga pagato in parte a mezzo voucher e in parte in nero».
«L’utilizzo di questa formula di pagamento del lavoro, anomala e paradossale, anziché combattere il lavoro nero, come si auspicava, lo crea, aggirando le norme a scapito dei diritti».
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