Economia / Sondrio e cintura
Martedì 16 Febbraio 2016
«Viticoltura “pop”. Per conquistare
i nuovi mercati»
Il Consorzio di tutela cambia strategia: «Dobbiamo raggiungere un pubblico più vasto». In squadra entrano Giacomo Mojoli e Andrea Gandossini.
La Valtellina del vino «deve diventare più “pop”», per coinvolgere i giovani e prender piede anche fuori dai contesti “istituzionali”. A partire dalla Lombardia e dalla Svizzera, perché «è fondamentale esser forti in casa propria e nei territori vicini», per cogliere una fase in cui «la Valtellina enologica è nel posto giusto, al momento giusto».
Parola di Giacomo Mojoli, giornalista ed esperto di design del territorio e di comunicazione, nuovo acquisto del Consorzio vini insieme ad Andrea Gandossini: due “new entry” che con la squadra dell’ente di tutela lavoreranno «per dare più incisività alla promozione e trasmettere sempre meglio il lavoro delle nostre aziende in vigna e in cantina», ha spiegato ieri il presidente Mamete Prevostini.
Dopo l’insediamento del nuovo consiglio di amministrazione la scorsa estate, ha spiegato ieri Prevostini, l’ente ha lavorato per progettare le linee guida dei prossimi anni, «con la consapevolezza che è il momento giusto per lanciare una promozione diversa e più incisiva in Lombardia, ma anche nel Canton Grigioni», ha detto il presidente del Consorzio. «Mojoli e Gandossini ci affiancheranno in questo lavoro – ha rimarcato Prevostini -, che mira a far capire l’importanza della denominazione Valtellina, nelle sue diverse declinazioni».
In questi mesi il Consorzio ha messo sul tavolo «gli ingredienti» di questa azione futura, ha spiegato il presidente, e ora sono quasi pronte le prime ricette. L’idea, ha sottolineato Mojoli, è creare «un nuovo racconto della Valtellina enologica», per raggiungere un pubblico più ampio e variegato.
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