Valgreghentino, festa con il vescovo per i 100 anni della chiesa di Villa San Carlo

Una festa insieme al vescovo di Milano per celebrare i cent’anni di fede costruita intorno alla parrocchiale consacrata esattamente un secolo fa, e per pregare per il futuro della comunità con l’assegnazione del mandato educativo agli animatori dell’oratorio e con la speranza di nutrire nuove vocazioni. È stata una giornata speciale,quella di ieri, sabato, per l’intera Valgreghentino che si è riunita nella chiesa di Villa San Carlo per abbracciare monsignor Mario Delpini.

In tantissimi hanno atteso l’arrivo del vescovo. C’erano il sindaco Matteo Colombo, la vice sindaco Stefania Todeschini, l’assessore Barbara Fumagalli, c’erano il sindaco e vicesindaco di Olginate: Marco Passoni e Antonio Gilardi, i rappresentanti delle associazioni locali e numerosi fedeli. C’erano inoltre tanti giovani, dagli animatori ed educatori degli oratori di Valgreghentino e Villa San Carlo, ai bambini che l’oratorio lo vivono. La funzione è stata officiata dal vescovo Delpini insieme al parroco don Paolo Ventura, al vicario don Arnaldo Zuccotti, a don Matteo Gignoli parroco di Olginate, Garlate e Pescate e si sacerdoti padre Luigi Stecca enL don Giovanni Milani.

Nell’omelia il vescovo ha affermato: «Concludendo l’anno del centenario possiamo raccogliere tre parole dalle letture proclamato: non il malumore o le lamentele ,ma l’unione con Gesù per essere pietre vive, per essere persone che riconoscono il proprio compito e lo vivono con gioia. non lo sguardo malizioso o curioso, ma la commozione per lo sguardo di Gesù che ci conoscee ci rivolge la parola necessaria per la gioia..La chiesa esiste non per dire “venite tutti qui” ma per partire e andare dove abitano la tristezza». Il vescovo e il parroco hanno poi dai il mandato educativo ai giovani animatori ed educatori dell’oratorio e infine hanno invitato i fedeli a pregare per le vocazioni. Al termine della funzione l’arcivescovo ha posato per foto ricordo con tutti: dai chierichetti,agli Alpini e alle altre associazioni, dalle voci del coro al gruppo catechisti. Ha conosciuto poi tutti i volontari che hanno lavorato all’organizzazione della festa per il centenario e chi conserva i documenti e i cimeli parrocchiali. E per il gran finale: tutti in oratorio per un rinfresco.

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