Economia / Morbegno e bassa valle
Lunedì 10 Novembre 2014
«Uniti verso Expo: l’accordo sul Bitto è la via da seguire»
Bertolini: «Valore simbolico per le eccellenze quali vini, bresaola, pizzoccheri in primis»
Il Bitto storico riconosciuto per la peculiarità della sua produzione, la collaborazione per la promozione dell’intera produzione provinciale e le vetrine di Mostra del Bitto, Salone del Gusto e Terra Madre di Torino quali occasioni per dare attuazione ai contenuti dell’accordo. Sono questi i punti salienti del protocollo d’intesa firmato ieri a Gerola tra Consorzio di tutela formaggi Valtellina Casera e Bitto, Consorzio salvaguardia del Bitto storico e Camera di Commercio di Sondrio. Un risultato accelerato dall’appuntamento dell’Expo, anche se da tempo in via di definizione, che sancisce la fine di una querelle che si è trascinata vent’anni, «da quando – ha ricordato il presidente dei produttori del Bitto storico, Paolo Ciapparelli – nel 1994 per la prima volta fu posto il problema della caratterizzazione della nostra produzione. Oggi viene sancito che lavorare bene con due metodi distinti è possibile e che la nostra idea di non poter perdere il valore aggiunto di un metodo antico che salvaguarda l’ambiente, la storia e gli animali, ha dato i risultati di fama internazionale, prestigio e rivalutazione del prezzo sul mercato». Il presidente del Ctbc, Vincenzo Cornaggia ha definito l’accordo «un atto dovuto, prima di tutto agli alpeggiatori a riconoscimento del valore del loro lavoro. La grande possibilità che abbiamo oggi è l’Expo e lì dovremo dimostrare davvero il valore di questo accordo remando tutti nella stessa direzione in favore dell’intero territorio e dei suoi prodotti».
Il protocollo d’intesa siglato ieri nella sede del Centro del Bitto di Gerola Alta riconosce all’accordo tra i due consorzi esistenti il valore di «modello da indicare alle altre produzioni a marchio presenti sul territorio provinciale, anch’esse caratterizzate dalla coesistenza di modelli aziendali tra loro diversi». A riguardo il presidente della Camera di Commercio, Emanuele Bertolini ha parlato di «valore simbolico dell’accordo per le altre eccellenze quali vini, bresaola, pizzoccheri in primis, come modello di collaborazione fra le strutture aziendali fra loro diverse per scala produttiva». Lo sviluppo delle Dop Casera e Bitto viene indicato come «valido strumento per la tutela e lo sviluppo delle produzioni casearie che ha contribuito a valorizzare tutta la filiera provinciale», mentre il metodo tradizionale portato avanti dal Consorzio di Salvaguardia del Bitto storico è indicato quale «rappresentante un patrimonio della zootecnica valtellinese che va assolutamente conservato, diffuso e valorizzato».
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