Un vigneto Docg: la Fojanini
cerca un affittuario

Manifestazione d’interesse entro il 21 gennaio: la Fondazione si rivolge ad aziende del territorio che rispettano determinate caratteristiche e condizioni

Vigneto della Fojanini alla ricerca di un affittuario. È stato pubblicato nei giorni scorsi dalla Fondazione di studi superiori di Sondrio l’avviso per la presentazione della manifestazione d’interesse per una porzione dell’area vitata di proprietà. In particolare si tratta di una superficie di circa 7,5 ettari (7 ettari di vigna e 0,5 ettari potenzialmente impiantabili a vite). Il vigneto rientra nelle zone di produzione individuate dal disciplinare di produzione dei vini a Denominazione di origine controllata e garantita “Valtellina superiore” e “Sforzato di Valtellina” e l’affittuario dovrà mantenere questo indirizzo colturale e produttivo, finalizzato cioè esclusivamente alla produzione dei vini a denominazione “Valtellina”, provvedendo a proprie spese al reimpianto delle viti e dei pali di sostegno. Sono invece a carico del proprietario gli interventi di ripristino dei muretti di sostegno, della viabilità e, in via generale, tutti quelli di manutenzione straordinaria. Il contratto di affitto potrebbe includere anche il fabbricato di proprietà della Fondazione. L’individuazione del conduttore del vigneto avverrà secondo fasi successive. La prima, quella avviata nei giorni scorsi, prevede la manifestazione d’interesse entro il 21 gennaio ed è aperta a imprese con sede ed attività di produzione di vino da tavola o imbottigliamento in provincia di Sondrio con quantitativi medi annuali minimi, documentati: 400 quintali di uva o 300 ettolitri di vino o 40mila bottiglie etichettate.

Per partecipare alla procedura, l’interessato dovrà assumersi l’impegno dell’acquisto integrale delle giacenze di vino a denominazione di origine “Valtellina” e “Valtellina Superiore” di proprietà della Fondazione, pari a 420 ettolitri (annate da 2019 a 2023), al prezzo di 6,40 euro al litro oltre Iva, con ritiro anche frazionato da concludere entro 12 mesi dalla sottoscrizione del contratto, di cui un quantitativo di controvalore non inferiore a 50mila euro alla firma del contratto. Per partecipare alla procedura gli eventuali interessati dovranno fare pervenire con comunicazione via posta elettronica certificata inviata all’indirizzo pec [email protected] una richiesta sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante allegando una proposta di conduzione che metta in evidenza gli obiettivi che il soggetto intende perseguire attraverso la coltivazione dei vigneti in affitto, con particolare riferimento agli interventi per il miglioramento della resa produttiva dei vigneti e alle tecniche di coltivazione.

Una volta ricevute le manifestazioni d’interesse il cda della Fondazione procederà ad esaminarle individuando il soggetto ammesso alla seconda fase della procedura, ovvero alla definizione dei contenuti del contratto per la cui definizione sarà presa come base di sviluppo la proposta di conduzione presentata e di ogni altro aspetto ritenuto rilevante, tenuto conto del particolare prestigio della localizzazione dei vigneti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA