Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 28 Aprile 2016
Un freno alle sagre con il Calendario
Multe a chi sgarra
Novità per la Valle: Approvata la nuova legge regionale. Ghisla (Pubblici esercizi): «Un punto andava messo». L’indicazione: valorizzare eventi di natura tradizionale.
Reclamata da tempo dagli operatori di settore, sia ambulanti sia pubblici esercenti, la nuova legge regionale sul commercio nelle aree pubbliche, approvata il 19 aprile scorso, va a sanare una situazione vissuta come penalizzante da professionisti costretti a fare i conti tanto col fenomeno dell’abusivismo quanto con quello del proliferare di eventi connotati dalla somministrazione selvaggia di alimenti e bevande. Che non saranno più possibili se non inseriti nel “Calendario annuale”, redatto entro il 31 dicembre di ogni anno e riferito a quello successivo, e che dovranno avere valenza di “tradizionalità”.
Il tema è quello delle sagre di paese, che, proliferando, in un contesto economicamente avverso, hanno finito per provocare le rimostranze dei pubblici esercenti, gestori e titolari di bar, pub, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, di fatto, obbligati a ottemperare agli obblighi di legge in tema di rispetto delle condizioni di sicurezza e delle normative igienico sanitarie, ma, poi, tagliati fuori dagli auspicati proventi.
«Non ce l’abbiamo con nessuno e non siamo contro le sagre, soprattutto, quelle storiche, che fanno parte delle nostre tradizioni, - precisa Piero Ghisla, presidente dell’associazione Pubblici Esercizi di Fipe-Confcommercio della provincia di Sondrio, attiva dentro l’Unione commercio, turismo e servizi della medesima, oltre che membro dei comitati regionale e nazionale – però un punto andava messo al venire avanti di ogni genere di iniziativa tesa ad allietare, mangiando e bevendo, le serate tardo primaverili ed estive».
Il “Ghisla-pensiero”, ed è stato colto in pieno dall’assessore al turismo, Mauro Parolini, promotore della legge varata pochi giorni fa. In base alla quale sono previste sanzioni per coloro che opereranno senza essere inseriti nel “Calendario annuale” delle sagre, in cui dovrà essere data priorità, dai Comuni (cui perverranno a breve le linee guida regionali), a quelle riconosciute come tradizionali dagli operatori presenti sul territorio.
Oltretutto, avranno l’obbligo di Scia (segnalazione certificata di inizio attività) anche coloro che svolgono attività di somministrazione temporanea di alimenti e bevande durante le sagre, cui si aggiunge l’obbligo di requisiti morali e del rispetto della sicurezza e delle normative igienico-sanitarie.
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