Turismo, stagione a cinque stelle
Beri di Federalberghi: «Il bel tempo ha garantito presenze costanti e posti di lavoro. Molto bene non soltanto gli hotel, ma tutta la filiera»
I numeri della stagione turistica lecchese non ci sono ancora ma la tendenza è molto positiva. Pare proprio che la bella stagione, confortata da un meteo favorevole, stia registrando ovunque il tutto esaurito o quasi.
Lecco e la sua provincia confermano quella vocazione turistica che ha ancora moltissimi margini di miglioramento, ma che è certamente una delle voci importanti per un’economia territoriale che ha bisogno di diversificarsi e di trovare nuovi sbocchi.
Lo conferma Severino Beri, presidente di Federalberghi di Confcommercio Lecco, vicepresidente di Confcommercio Lecco e direttore dell’Hotel Royal Victoria a Varenna: «La situazione del turismo nella nostra provincia sta andando molto bene. Complice il bel tempo, tutti stanno avendo risultati eccellenti e non parlo solo degli alberghi ma anche dei bar e dei ristoranti.
Per questi ultimi le presenze sono soprattutto la sera, ma questo dipende dal cambiamento di abitudini. A mezzogiorno ormai si privilegia uno spuntino veloce o un’insalata, mentre a tavola tutti o quasi preferiscono sedersi la sera. Un dato interessante è quello dei rifugi in montagna, che quest’estate stanno lavorando benissimo. Del resto basta guardarsi in giro e si percepisce che di gente in giro ce n’è tantissima».
Quanto alla tipologia dei turisti presenti ci sono diversità tra i giorni feriali ed i weekend. «Il turista italiano – continua Beri – lo si vede il fine settimana, mentre più generalizzata è la presenza degli stranieri. Da noi, in particolare sul lago, arrivano americani, inglesi, olandesi nell’Alto lago e stanno tornando i francesi. Per i noti problemi sono invece diminuiti i russi». Il buon esito di questa stagione estiva ha evidenti ricadute anche sull’occupazione: «La nostra è un’occupazione soprattutto stagionale ma quest’anno i numeri sono buoni anche su questo versante e visti i tempi è una buona cosa».
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