
Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 09 Aprile 2025
Turismo in crescita in provincia di Sondrio, Livigno principale attrattore
Sondrio
Turismo in crescita in provincia di Sondrio con l’Alta Valle e soprattutto Livigno a fare da traino. Parlano chiaro i dati dei flussi turistici registrati nel 2024 dal portale Abit che disegnano un quadro in cui le presenze cominciano a spalmarsi su tutto l’anno confermando il processo di destagionalizzazione, meno territorialmente indicando la necessità di lavorare di più sulla media Valle.
Ad illustrarli sono stati Evaristo Pini, nel doppio ruolo di dirigente della Provincia e di direttore dell’Apf Valtellina e Elio Moretti, presidente dell’Apf affiancati da Manuel Pozzoni, sempre dell’Azienda di promozione e formazione.
L’anno scorso il portale Abit ha registrato un totale di 1.298.664 arrivi con pernottamenti che sfiorano i 4,3 milioni pari a un +7% rispetto al 2023. Il settore alberghiero ha registrato 2.333.978 presenze mentre quello non alberghiero 1.942.790. L’Alta Valtellina, senza Livigno, ha fatto 1,2 milioni di presenze, il Piccolo Tibet quasi 2,1. Tirano 367mila, Sondrio e Valmalenco 236mila, Morbegno 155mila e la Valchiavenna 240mila.
Gli italiani rappresentano il 58, 5% del totale con la Lombardia a trainare tra le regioni, seguita dall’Emilia Romagna e dal Veneto mentre il 41,5% dei turisti è straniero con Germania, Svizzera e Repubblica Ceca a giocare il ruolo di principali mercati. Riguardo la distribuzione degli arrivi nel corso dell’anno: in estate, e in particolare a luglio e in agosto, c’è una netta predominanza di turisti italiani mentre la stagione invernale ha negli stranieri la quota più rilevante.
Analizzando la stagione estiva 2024, si nota nel complesso un calo delle presenze da imputare principalmente alle condizioni meteo sfavorevoli soprattutto di giugno, inizio luglio, mentre il mese di agosto ha avuto numeri importanti che hanno contribuito a rilanciare l’intera stagione. Interessante poi la cosiddetta terza stagione che include i mesi di maggio, ottobre e novembre: i turisti che visitano la provincia, soprattutto nel periodo autunnale, sono in costante aumento, anno dopo anno. Una tendenza riconducibile alle condizioni climatiche favorevoli e alla presenza di eventi enogastronomici e sportivi che favoriscono la destagionalizzazione dell’offerta turistica. La stagione invernale in corso conferma l’andamento in crescita dei risultati.
I dati, calcolati basandosi sul campione di ospiti comunicato dalle strutture (95,60% posti letto del settore alberghiero e l’83,60% extra alberghiero) non sono stati ancora validati dall’Istat per cui potrebbero essere soggetti a variazioni fino alla pubblicazione ufficiale, ma la tendenza è piuttosto chiara. «I numeri – sostiene Moretti – mostrano che la destagionalizzazione sta funzionando, che la strada che abbiamo intrapreso è quella giusta e che dobbiamo continuare a percorrerla. Siamo in attesa dell’onda d’urto dei grandi numeri delle Olimpiadi e poi della legacy che lascerà. Un’eredità che deve durare più a lungo possibile. Speriamo che i Giochi siano un’opportunità per far distribuire le presenze anche sul resto della provincia e non solo in Alta Valle».
«Il turismo rappresenta un pilastro fondamentale per l’economia della nostra provincia - dichiara Davide Menegola, presidente della Provincia di Sondrio -. I dati presentati confermano una crescita costante e significativa, frutto dell’impegno congiunto degli operatori del settore, delle istituzioni e delle comunità locali. La Valtellina, dunque, si consolida come una destinazione sempre più attrattiva e dinamica. Questi risultati ci spronano a continuare a investire nella qualità dell’offerta turistica e nella valorizzazione del nostro territorio, affinché la Valtellina possa essere sempre più riconosciuta come meta privilegiata per chi cerca natura, cultura ed eccellenze enogastronomiche».
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