Economia / Sondrio e cintura
Venerdì 29 Giugno 2018
Turismo, un bene prezioso
Più di 3 milioni di presenze
Crescita del 7% rispetto al 2016, sorrisi anche dall’ultimo inverno. Permanenza media di 3,42 notti - Italiani e stranieri divisi in parti uguali.
Oltre tre milioni di presenze complessive, una crescita del 7% rispetto al 2016 e segnali incoraggianti anche dalla stagione invernale, con un aumento del 4% sulla precedente. Per il mondo del turismo di Valtellina e Valchiavenna il 2017 ha confermato il trend positivo già emerso negli anni scorsi, con una crescita indicata da «ottimi numeri»: tre milioni e 50mila le presenze registrate nelle strutture ricettive, contro i 2,8 milioni del 2016 e i 2,7 milioni del 2015. Sono i dati presentati ieri in Camera di commercio durante il Forum del turismo rivolto a istituzioni e operatori, organizzato da Valtellina Turismo con il patrocinio di Regione, Provincia, ente camerale, Bim e Unione commercio.
Obiettivo, fare il punto su dati e progetti in corso e confrontarsi sulla visione futura per lo sviluppo di un settore che è «parte essenziale dell’economia locale», ha rimarcato il consigliere provinciale e vicepresidente di Valtellina Turismo Franco Angelini aprendo il convegno. Un comparto chiave anche per la Regione, ha rimarcato l’assessore regionale Lara Magoni nel suo intervento: «Il nostro obiettivo è diventare la prima regione in Italia a livello turistico – ha detto – e riusciremo a raggiungere questo traguardo tutti insieme, anche grazie a questo territorio che ha peculiarità uniche. Vorremmo che Sondrio diventasse capitale delle Alpi e le Olimpiadi del 2026 sarebbero un’occasione importante, ci stiamo lavorando. Ma questo territorio ha già percorsi enogastronomici e di cicloturismo molto importanti, lavoreremo per dare ossigeno al fondovalle con attrattività diverse, senza dimenticare i progetti per il comparto degli impianti di risalita».
E Magoni ha annunciato anche una novità sulla programmazione del Pirellone: «Nel piano annuale sul turismo e l’attrattività ho proposto in giunta di inserire la montagna come tema fondamentale - ha spiegato -. Su un accordo di programma con il sistema camerale, poi, metteremo a punto un progetto di valorizzazione dedicato alla Valtellina, da definire insieme entro fine estate, per migliorare la percezione dell’immagine del territorio, lanciare la stagione invernale e rendere la provincia di Sondrio sempre più appetibile a livello nazionale e internazionale».
La base di partenza è positiva, hanno rimarcato i relatori, visti i numeri degli ultimi anni, presentati in dettaglio da Claudio De Bernardi dell’Osservatorio turistico provinciale. La Valle, come detto, lo scorso anno ha superato il tetto dei tre milioni di presenze, con una permanenza media di 3,42 notti e una suddivisione quasi paritaria fra italiani e stranieri: i turisti provenienti da altri Paesi sono stati il 49%, con la Repubblica Ceca come area più rappresentata, mentre gli italiani il 51%, in maggioranza arrivati dalla Lombardia, ma con “quote” interessanti anche da Emilia Romagna e Toscana.
L’area con i numeri di presenze più elevati è l’Alta Valle, in particolare Livigno, mentre durante l’anno i picchi di visitatori si registrano in febbraio e in agosto. Rispetto al passato, ha segnalato De Bernardi, stanno emergendo fenomeni nuovi come le case vacanza gestite con modalità non imprenditoriali, un settore che «si sta cercando di censire e far emergere».
Attualmente, i dati dell’Osservatorio parlano di 396 alberghi, 159 bed and breakfast e 1.131 appartamenti in Valtellina e Valchiavenna, per un totale di oltre 38mila posti letto. «L’impegno della Regione – ha concluso Magoni – è far sì che il turismo valtellinese vada sempre più nella direzione della destagionalizzazione, con un’offerta in grado di soddisfare le esigenze dei turisti ogni giorno dell’anno».
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