Turismo: arrivi da record sul lago, 400mila in più in un anno

Le indicazioni emerse dalla Giornata dell’economia. Dadati: «Siamo arrivati al tetto della nostra capacità»

lUn numero sempre più alto di persone consultano la cartina e puntano il dito sul Lago di Como, l’anno scorso sono arrivati 400mila turisti in più rispetto al 2022. Per i flussi turistici il 2023 è stato un anno da incorniciare, gli arrivi hanno superato i 2,2 milioni, più 400mila persone, +18% rispetto all’anno precedente. Secondo i dati resi noti nel corso della Giornata dell’economia, le presenze hanno toccato quota 5,6 milioni, +600mila notti (+13%). Le presenze nelle strutture extra alberghiere hanno superato quelle alb e r g h i e r e , 3,1milioni contro 2,5milioni. Il mercato alternativo di Airbnb in due anni è cresciuto del 90%.

Stabilizzato

«Siamo in una fase altissima, siamo quasi arrivati al tetto della capacità di accoglienza turistica delle due province, ci sarà un assestamento sugli arrivi, il mercato si sta abbastanza stabilizzando a livelli molto più alti del 2019, l’anno di crescita maggiore in termini di arrivi e presenze, escluso l’escursionismo – osserva Fabio Dadati presidente di Lariofiere e membro di giunta della Camera di commercio Como-Lecco - Gli anni successivi al Covid sono stati un po’ drogati, l’anno scorso per esempio il mercato del Far East era ancora in parte chiuso ai turisti, l’Europa era una meta che aveva più possibilità di essere scelta, e all’interno dell’Europa tra le destinazioni con maggior appeal c’è il Lago di Como». La differenza sui due rami dello stesso lago si sente: «Ho un albergo a Malgrate e succede che gli ospiti mi chiamino per comunicarmi di essere arrivati in stazione, peccato che si trovano a Como e non a Lecco. La località Lago di Como viene percepita agli occhi internazionali come rappresentata quasi esclusivamente da Como e Bellagio. Quest’anno il Far East ha riaperto e la tendenza a scegliere l’Europa sta diminuendo, non è più la destinazione di riferimento» prosegue Dadati. In merito alle criticità che si stanno registrando legate alla logistica, ai residenti, ai proprietari degli immobili che affittano ai turisti: «Si arriverà a un tetto anche qui, il sistema si riposizionerà – conclude Dadati - La questione legata ai trasporti è molto più influenzata dagli escursionisti, da chi si muove in giornata, rispetto a chi pernotta sul territorio».

Verifica

Il turismo rappresenta un decimo di tutte le localizzazioni (7.600) dell’area lariana e oltre un decimo di tutti gli addetti (31.300), in entrambi i valori si è verificato un aumento dell’1,2% rispetto al 2022. «La crescita dei turisti stranieri, +18%, ha più che compensato il calo di quelli italiani -7%, Como e Lecco sono le province lombarde con la più alta incidenza di turisti dall’estero, nel complesso circa l’83% - evidenzia Carlo Guidotti responsabile Studi e statistica Camera di Commercio Como-Lecco - Nonostante i segnali positivi nel Lecchese, va segnalato il forte permanere dello squilibrio tra le due province in termini di presenze alberghiere, Como 86% e Lecco 14%, ed extra alberghiere Como 63% e Lecco 27%. La spesa dei turisti stranieri è divisa tra il 91% di Como e il 9% di Lecco». Secondo Guidotti: «Sulla stagionalità dei flussi che può generare overtourism, i dati più recenti del 2022 fotografano sì un calo del fattore di picco stagionale rispetto al 2021, ma anche un aumento rispetto a tutti gli anni precedenti, c’è ancora molto da fare in questa direzione».

80% di presenze tra maggio e ottobre

Tra maggio e ottobre si concentra il 76,4% degli arrivi di tutto l’anno, pari a oltre 1,4 milioni, di cui più di 580mila tra luglio e agosto e l’80,2% delle presenze (quasi 4 milioni, di cui oltre 1,8 tra luglio e agosto). Nell’area lariana il totale delle strutture ricettive a fine 2022, ultimo dato disponibile, si attestava a oltre 6.900 unità (312 alberghi e 6.637 esercizi extra-alberghieri) per circa 77.900 posti letto, quasi 17.100 negli alberghi e poco più di 60.800 negli esercizi extra-alberghieri. Il 78,3% delle localizzazioni era collocato a Como: 79,2% degli alberghi con 14.600 posti letto, 78,3% delle strutture complementari con 45mila posti letto. Per quanto riguarda le presenze in strutture Airbnb, nel 2023 l’area lariana ha registrato quasi 423mila prenotazioni: il 19,4% dei quasi 2,2 milioni di prenotazioni regionali (Como 14,1%; Lecco 5,3%). Numeri in fortissima crescita tra il 2021 e il 2023: +86,8% ( C o m o + 8 1 , 9 % ; L e c c o +101,5%). I dati più recenti, diffusi dall’Osservatorio del Turismo di Unioncamere, evidenziano una diffusa presenza di “turismo culturale”: quasi il 40% a Como e poco più del 20% nel Lecchese, dove i visitatori di Villa Monastero, a Varenna, nel corso del 2023 hanno sfiorato le 260mila presenze. Bene anche il “turismo outdoor” (47% a Como e 25% a Lecco).

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