Turismo, il 2024 di Sondrio parla in lingua straniera

Nei primi sette mesi sono molti di più i viaggiatori che arrivano dall’estero

«Un ottimo viatico per le Olimpiadi 2026». L’inversione del trend turistico in provincia di Sondrio dove nei primi sette mesi di test i pernottamenti sono stati in larga maggioranza di stranieri fa guardare all’evento sportivo internazionale che coinvolgerà come protagonista anche la provincia di Sondrio con grande ottimismo. Confermando in qualche modo che la strada imboccata è quella giusta.

«A meno di due anni dall’inizio dei Giochi invernali Milano Cortina 2026 che richiameranno l’attenzione del mondo sui nostro territori - dice l’assessore regionale al Turismo, Marketing territoriale e Moda, Barbara Mazzali - la Valtellina e la Valchiavenna diventano sempre più internazionali. Una tendenza che è motivo di grande soddisfazione e che s’inquadra perfettamente nel trend di crescente attrattività estera della Lombardia intera. Basti pensare che lo scorso anno la nostra regione ha sfiorato i 51 milioni di pernottamenti, di cui 32,8 milioni di stranieri (64%)».

Non a caso Mazzali parla di un traino potente per l’intero settore turistico e per tutto l’indotto che muove. «I turisti internazionali che arrivano in Lombardia provengono prevalentemente da Europa, Asia e Nord America - continua Mazzali -. Si tratta di persone interessate a conoscere la natura e le tradizioni e a vivere esperienze di qualità. Per questa ragione amano sempre di più anche le località montane come Livigno, Bormio e Aprica, solo per citarne alcune, e le tante valli della media Valtellina. E d’altra parte - prosegue Mazzali - si tratta di realtà costellate da borghi affascinanti e comunità montane ricche di storia e tradizioni, anche enogastronomiche, eccellenti». La possibilità di conoscere i prodotti enogastronomici del territorio, d’altra parte, rappresenta una delle molle che fanno muovere i turisti alla ricerca sempre più di realtà di nicchia, ma dall’elevato valore e qualità.

«Il merito di questo importante risultato - sottolinea l’assessore Mazzali - è del grande impegno e della grande sinergia che si è creata tra le istituzioni, a tutti i livelli, e gli operatori, enti e associazioni della ricettività locale, che accolgono tradizionalmente migliaia di turisti, stranieri e italiani, nel corso della stagione sciistica, ma che sono capaci di offrire altrettante occasioni di viaggio e di esperienze indimenticabili anche d’estate e nel corso dell’intero anno». Come l’autunno con la vasta offerta di momenti di degustazione dei prodotti tipici del territorio grazie alle tradizionali sagre.

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