Economia / Valchiavenna
Giovedì 15 Agosto 2019
“Test” sulle prenotazioni online, una camera è quasi introvabile
Prova sul web. A Madesimo il 97% delle strutture non più disponibili. Il sindaco Masanti: «È salita molta più gente rispetto all’anno scorso»
Chi tardi arriva male alloggia, dice un vecchio proverbio. Un detto che a Ferragosto, nell’epoca delle prenotazioni via Booking, delle recensioni su TripAdvisor e dei commenti su Facebook in tempo reale, è ancora valido.
Forse quel “male”, non corrisponde in pieno alla realtà, perché con un po’ di fortuna si possono trovare offerte di qualità, quasi sempre lontano dai centri più gettonati. Ma di sicuro chi ha cercato una stanza in Valtellina e in Valchiavenna ha dovuto accontentarsi di pochissime opportunità e in alcuni casi ha trovato proposte piuttosto onerose, come ad esempio una doppia in un due stelle a 200 euro o a oltre 240 in un tre stelle in località di secondo piano. I numeri di booking.com, piattaforma sulla quale vengono prenotati ogni giorno più di 1.550.000 pernottamenti, parlano chiaro.
Ieri pomeriggio a Livigno il 98% delle strutture prenotabili attraverso questo sito faceva segnare il tutto esaurito. In quelle che presentavano ancora delle disponibilità, invece, le stanze libere erano una o due e minuto dopo minuto andavano scomparendo. Stessa percentuale e stessa dinamica a Bormio, mentre a Tirano si scendeva di una manciata di punti, con il 94% delle strutture - alberghi, bed and breakfast e appartamenti - al gran completo per quanto riguarda le camere proposte sul sito. Una copertura dell’88% - continuando con questo indicatore - anche a Chiesa in Valmalenco. Non c’era l’imbarazzo della scelta neanche a Chiavenna, dove l’88% delle strutture nel primo pomeriggio di ieri non era disponibile e anche in quelle non ancora piene rimanevano, in media, pochissime camere.
«Dallo scorso fine settimana c’è stata una netta crescita delle presenze», conferma Filippo Pighetti, direttore del Consorzio di promozione turistica della Valchiavenna. Anche Madesimo si è riempita (97% di strutture non più disponibili ieri). «È salita molta più gente rispetto all’anno scorso», ha sottolineato il sindaco Franco Masanti, che nel 2018 aveva dovuto fare i conti con i noti guai legati alla chiusura della statale 36 a Gallivaggio.
«Il tempo è ancora una volta la variabile cruciale per i prossimi giorni, ma per ora possiamo dire che sia nelle seconde case, sia nelle strutture ricettive c’è il pienone», ha aggiunto. Questo trend rispecchia quello di Campodolcino (90) e di Piuro, dove non compariva alcuna stanza libera né in albergo, né nei numerosi bed and breakfast della zona. Certo, vari titolari rinunciano a questo tipo di strumenti (che come si legge sul web non soddisfa svariati operatori del settore), oppure propongono una parte delle stanze direttamente, ma propongono altre camere con metodi tradizionali. Anche a Gerola Alta, tre strutture su quattro hanno fatto segnare il tutto esaurito, c’è stata una buona affluenza. Scendendo nel fondovalle, a Morbegno e Sondrio non c’era alcuna corsa alla stanza per Ferragosto.
Passando oltre il confine svizzero, dove le presenze turistiche portano lavoro in Valtellina sia per il passaggio, sia per i frontalieri, in Engadina è un Ferragosto dai grandi numeri. Non ci sono ancora dati ufficiali, ma la tendenza dei cittadini svizzeri a trascorrere le vacanze in patria sta garantendo ottime soddisfazioni agli operatori del settore.
© RIPRODUZIONE RISERVATA