Tessile, abbigliamento e moda:
firmato il contratto di lavoro 2024-2027

In una nota la soddisfazione della Femca Cisl Lecco Monza e Brianza: l’accordo nel Lecchese riguarderà i circa 2.800 dipendenti delle 150 aziende del settore. L’intesa prevede un aumento complessivo del trattamento economico di 232 euro nel triennio, con un incremento sui minimi contrattuali di 200 euro per il 4° livello, distribuiti in tre tranche, con la prima erogazione già dal mese di dicembre 2024

«L’accordo siglato per il rinnovo del contratto del settore SMI Tessile-Abbigliamento Moda rappresenta un passo significativo per garantire migliori condizioni economiche e di tutela per migliaia di lavoratori del settore nel nostro territorio» dichiara Tiziano Cogliati, segretario generale della Femca Cisl Monza Brianza Lecco. In particolare, sul territorio di Lecco e provincia, l’accordo riguarderà i circa 2.800 dipendenti delle 150 aziende del settore. L’intesa prevede un aumento complessivo del trattamento economico di 232 euro nel triennio 2024-2027, con un incremento sui minimi contrattuali di 200 euro per il 4° livello, distribuiti in tre tranche, con la prima erogazione già dal mese di dicembre 2024. «Questo aumento sui minimi rappresenta un progresso reale per la stabilità economica delle lavoratrici e dei lavoratori» afferma Cogliati, evidenziando anche il miglioramento delle retribuzioni per chi non accede alla contrattazione di secondo livello, grazie a un incremento annuo dell’Elemento di garanzia retributiva (EGR) di 50 euro.

Un ulteriore punto qualificante dell’accordo è l’aumento del contributo aziendale al fondo Sanimoda per la copertura delle spese sanitarie, un incremento del contributo aziendale dell’assicurazione per la non autosufficienza (LTC) e l’incremento delle quote destinate al fondo pensionistico Previmoda. L’accordo include anche quote aggiuntive di welfare di 200 euro annui e l’estensione di permessi e agevolazioni per i lavoratori con esigenze familiari.

«Questo contratto è il risultato di un dialogo responsabile e costruttivo tra le parti sociali, volto a dare risposte concrete ai bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori – conclude Cogliati – e rappresenta una tappa fondamentale per tutelare e valorizzare il settore tessile italiano, che ha un ruolo chiave nella nostra economia e nel nostro territorio».

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