Economia / Tirano e Alta valle
Giovedì 30 Marzo 2017
Teglio, stop ai furbetti: «Fondi per il saraceno solo a chi lo raccoglie»
Modificato il regolamento del Comune. C’è chi otteneva contributi e lasciava il grano nei campi. Premio: 154,94 euro a pertica locale (1.549 per ettaro).
I fondi per chi coltiva i cereali tipici continueranno ad essere erogati a Teglio con una modifica del regolamento: saranno riconosciuti contributi a chi semina e – è qui la differenza – a chi raccoglie. Un’integrazione “anti-furbetti” potremmo chiamarla, approvata dal consiglio comunale di Teglio, onde evitare che qualche cittadino – com’è accaduto in questi anni – faccia richiesta di contributo per la coltivazione del grano saraceno, salvo poi lasciarlo nel campo incolto. La seconda variazione del regolamento riguarda la quota possibile per la coltivazione che, nel versante orobico, passa da 700 a 1200 metri di altezza sul livello del mare. Queste le novità contenute nel regolamento che il Comune di Teglio ha istituito per mettere a disposizione, con fondi propri di bilancio, un premio annuo di produzione al fine di mantenere ed incrementare la tipica coltivazione e la raccolta di cereali famosi a Teglio.
«Abbiamo portato in consiglio il nuovo regolamento per l’erogazione del contributo per la coltivazione dei cereali alpini perché siamo convinti dell’importanza di stare vicini al comparto - afferma il sindaco, Elio Moretti -. Ogni anno eroghiamo contributi per circa 30mila euro. Si è, però, reso necessario un cambiamento, perché è capitato che qualcuno ricevesse il contributo per la semina e poi lasciasse il campo senza raccogliere i cereali. Inoltre abbiamo aggiunto la possibilità di coltivare anche il frumento, oltre ai tre storici cereali, ovvero segale, grano saraceno e orzo».
La coltivazione dovrà essere a doppia rotazione annuale, in modo da avere, nello stesso anno agrario, due prodotti di cui uno di segale o di orzo e l’altro di grano saraceno. Il terreno destinato alla coltivazione dovrà essere lavorato mediante aratura, fresatura ed erpicatura. Quanto alle quote la coltivazione dovrà essere attuata in zona idonea di costa compresa tra i 500 ed i 1000 metri di altezza sul livello di mare in sponda retica e tra i 450 e i 1250 metri sul livello del mare in sponda orobica. «Nel nuovo regolamento abbiamo, in sostanza, innalzato la quota di coltivazione nel territorio orobico del Comune – prosegue Moretti - portandola a 1250 metri, in modo da consentire la semina del grano saraceno anche nella frazione di Carona, com’era tanti anni fa».
Passando all’aspetto economico, il premio è pari a 154,94 euro per ogni pertica locale (1.549,37 euro per ettaro) di terreno coltivato a segale, grano saraceno (furmentun), orzo (dumega) e frumento. Le domande devono essere presentate all’amministrazione comunale entro il 30 aprile di ogni anno, devono contenere i dati anagrafici e la residenza del richiedente, i dati catastali con la superficie dei terreni oggetto di contributo: è demandato all’ufficio tecnico comunale il controllo dei dati esposti sulla domanda e della avvenuta coltivazione del terreno. Il pagamento del contributo è effettuato, a seguito degli opportuni controlli, entro il 31 dicembre di ogni anno.
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