Technoprobe fra le prime cento aziende più performanti d’Italia

Fra le prime cento aziende “Superchampions” più performanti d’Italia negli ultimi sei anni, con fatturato fra i 500 milioni e i 10 miliardi di euro c’è anche la lecchese Technoprobe della famiglia Crippa, attiva con 2.120 dipendenti nel settore dell’elettronica con quartier generale a Cernusco Lombardone.

La classifica è frutto di una ricerca curata da Caterina Della Torre di Special Affairs per il Centro Studi ItalyPost, presentata nella due giorni che si è chiusa ieri (18 ottobre) del Forum delle 300 Top Italian Company organizzata a Parma, nella sede del Davines Group Village, da L’Economia del Corriere e ItalyPost, con la main partnership di Crédit Agricole e la partnership di Auxiell, Deloitte e Fsi.

Tasso di crescita, marginalità ed equilibrio finanziario dal 2016 al 2023 sono i dati qualitativi di bilancio che hanno definito la selezione delle aziende più performanti d’Italia, con elaborazione del Centro Studi Italypost su base dati Aida-Bvd e Infocamere.

““Essere indicati come una delle cento aziende più performanti d’Italia non può che farci molto piacere, soprattutto perché frutto di una ricerca basata su criteri oggettivi come il tasso di crescita, la marginalità e l’equilibrio finanziario degli ultimi sei anni - afferma Roberto Crippa, vicepresidente di Technoprobe -. Essere performanti – aggiunge - significa guardare sempre in avanti, in una spinta di innovazione che è per noi quotidiana e vitale. Technoprobe è oggi una multinazionale quotata e continuerà a investire sul proprio futuro, come ha sempre fatto fin dalla sua nascita. Lo facciamo e lo faremo considerando la nostra italianità e il legame con il nostro territorio non solo come punti di partenza ma come elementi identitari che accompagnano le scelte sul futuro dell’azienda.”

Nei dati di bilancio presentati dall’indagine, Technoprobe si distingue con un dato elevato di crescita percentuale media sui sei anni (Cagr), pari al 38,98%, e un margine operativo lordo medio sul triennio 2020-2022 del 45,42%.

Il 2023 ha registrato ricavi per 409.274 euro (548.929 nel 2022), mentre l’utile netto è stato di 97,38 milioni di euro, in calo rispetto ai 148,22 milioni del 2022.

La ricerca mette dunque a fuoco le Top Italian Company che soddisfano contemporaneamente requisiti in termini di tasso di crescita, redditività e solidità finanziaria e patrimoniale in quattro settori chiave della manifattura nazionale: metalmeccanico, chimico-farmaceutico, alimentari-bevande, tessile-moda-abbigliamento.

Nella prima giornata del Forum a cui hanno partecipato centinaia di imprenditori, inclusi esponenti del mondo delle pmi, è stato dedicato uno spazio di discussione anche alla metalmeccanica con un’intervista di Daniele Manca, vicedirettore del Corriere della Sera, a Matteo Tiraboschi, presidente esecutivo del Gruppo Brembo, seguita da interventi di Enrico e Valentina Aureli (Gruppo Aetna), Massimiliano Gigli (Modula) e Gabriele Grassi (E80Group).

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