Economia / Tirano e Alta valle
Martedì 27 Gennaio 2015
Tassa soggiorno per Stelvio nell’Unesco
«Passo Stelvio patrimonio dell’umanità? Si può fare. Ma il territorio dev’essere unito e dalla tassa di soggiorno possono arrivare risorse preziose per questo obiettivo».
«Passo Stelvio patrimonio dell’umanità? Si può fare. Ma il territorio dev’essere unito e dalla tassa di soggiorno possono arrivare risorse preziose per questo obiettivo».
Da un paio d’anni in Alta Valtellina si sente parlare del Passo Stelvio come possibile Patrimonio Unesco. Ora arriva la proposta di Sandro Faccinelli, responsabile del sito Valtellina turismo mobile, blog dedicato all’informazione turistica della provincia di Sondrio
«Il progetto, a questo punto speriamo reale , sarebbe a dir poco fantastico», premette Faccinelli. Però è necessaria una riflessione, perché ci sono degli elementi oggettivi «dai quali non si può prescindere quando si fanno annunci che coinvolgono livelli così alti e impegni gravosi, come l’Unesco richiede».
La premessa è chiara: serve un territorio unito. «Un progetto di questo tipo non può essere promosso da un territorio che si spacca su tutto. Fondamentale è la coesione territoriale e l’unità d’intenti di tutta l’Alta Valle, non solo di Bormio».
L’intervento di Faccinelli si chiude con una proposta concreta. «Sarebbe auspicabile però, se davvero si vuole parlare di Passo dello Stelvio Patrimonio Unesco, un forte segnale della politica. Si potrebbe ad esempio pensare di investire nella candidatura parte degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno, sulla quale spesso abbiamo assistito a divergenze locali, soprattutto relativamente all’utilizzo di queste somme pagate dai turisti alle casse comunali. Sarebbe un messaggio positivo da una zona che non ha nulla da invidiare a nessuno».
Tutti i particolari nell’edizione di oggi del quotidiano La Provincia di Sondrio
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