Economia / Tirano e Alta valle
Giovedì 14 Aprile 2016
Sui fazzoletti di carta finestre valtellinesi
“Pimp myTempo 3.0”: è di Villa di Tirano la vincitrice del concorso per realizzare il nuovo pack del famoso brand Monica Piardi, studentessa dello Ied: «Le ho scelte perché sono simbolo di casa, famiglia, rapporti e relazioni».
A partire dai primi di maggio sarà di una giovane studentessa valtellinese, per l’esattezza di Villa di Tirano, il packaging dei famosissimi fazzoletti del brand “Tempo”. In pratica entreremo nei supermercati e troveremo un prodotto realizzato dalla mente e dalla creatività valtellinese.
È Monica Piardi, 22 anni di Villa di Tirano, infatti, la vincitrice di “Pimp my Tempo 3.0”, il concorso dell’azienda Tempo che ha affidato agli studenti dello Ied (Istituto europeo di design) il nuovo progetto creativo: realizzare il nuovo pack del suo prodotto icona, “Tempo Classic”. Un gruppo di studenti selezionati ha incontrato l’azienda e ha sviluppato il proprio concept per reinterpretare l’essenza del brand. Il tema era “emozioni italiane”. L’ha spuntata con la sua grafica “Windows” Monica Piardi, studentessa del terzo anno del corso di Illustrazione e Animazione dello IED di Milano.«Il concorso viene fatto ogni anno in sede, io ho partecipato per svago, a dire la verità – afferma con umiltà la giovane -. Dovevamo esprimere con il nostro lavoro le emozioni italiane. Essendo illustratrice ho pensato di non fare la solita grafica con forme e colori, ma qualcosa che riportasse al disegno. Sono partita dal concetto di finestre perché, se devo pensare alle emozioni italiane e guardando dentro me stessa e il mio passato, le finestre sono simbolo della casa, della famiglia, dei rapporti e delle relazioni. La finestra mi è sembrato un veicolo leggero di un messaggio che dall’interno esce all’esterno. Mi sembrava un tema narrativo interessante da rappresentare sulla confezione dei fazzoletti».
Monica ha dovuto realizzare cinque disegni. In tutti c’è un lampione in primo piano che anticipa la situazione che si trova dietro, ovvero la finestra. La finestra o, meglio, le cinque finestre alludono a diverse situazioni: l’amore per la famiglia, l’amicizia, la passione per il calcio rappresentata questa da una bandiera della squadra appesa alla finestra, «una cosa – dice Monica – che si vede solo qui...». Oppure i passatempi quando fuori piove: c’è chi legge e chi gioca ai videogiochi, «come se il mondo fosse diviso fra cultura tradizionale e tecnologia – aggiunge -. Alla selezione eravamo oltre un centinaio, poi siamo rimasti in 15 e poi in 4».
Si parla di qualcosa come 21 milioni di pacchetti di fazzoletti che gireranno l’Italia fino ad esaurimento della produzione. «È una bella gratificazione, sono molto contenta – prosegue Monica -. Ai quattro finalisti è stata regalata una borsa di studio di 500 euro utilizzabile all’interno dell’Università. Il vincitore sarà premiato anche con un viaggio per due persone».
In attesa di partire, Monica pensa al futuro: «Sto studiando per fare l’animatrice. Mi piacerebbe lavorare nel settore dei cartoni animati; vorrei fare la “character designer” ovvero chi inventa i personaggi e dà a loro forma. Sto studiando per quello, ma una volta finiti gli studi vedrò».
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