Economia
Martedì 19 Novembre 2024
Stranieri sul Lario: oltre un milione
da Germania e Stati Uniti
Nei primi otto mesi dell’anno, il lago di Como ha rappresentato la terza destinazione per gli ospiti tedeschi dopo il lago di Garda (inarrivabile) e Milano. Un gradito ritorno, dopo l’onda lunga della Brexit e del Covid, anche per gli ospiti in arrivo dal Regno Unito, altro mercato in larga parte alto-spendente
Straniero, alto-spendente, di età compresa tra i 28 ed i 42 anni, sempre più green e digitale. È l’identikit del turista in Lombardia, tracciato durante il convegno a tema promosso da Regione Lombardia e Unioncamere, a fronte anche dell’input politico dell’assessore al Turismo di Palazzo Lombardia, Barbara Mazzali, di «costruire un Osservatorio regionale sul Turismo efficiente ed all’avanguardia, che ci consente di avere dati di prima mano sui flussi turistici sia in termini qualitativi che quantitativi». Dati che per quel che concerne il nostro lago sono di assoluto interesse. E se il turista medio che visita la nostra regione è alto-spendente il primo riferimento diretto per il Lario non può che essere costituito dagli ospiti americani, quelli che solitamente in dote portano i budget più elevati. Secondo i dati forniti dall’assessore Mazzali e referiti ai pernottamenti, il lago di Como figura al secondo posto a livello regionale per quanto riguarda gli ospiti americani, che di pernottamenti nei primi otto mesi dell’anno (cioè tra gennaio ed agosto) ne hanno totalizzati 430.401, vale a dire il 24,2% su base regionale. Irraggiungibile Milano, che di pernottamenti di turisti in arrivo dagli States ne ha totalizzati oltre 900 mila. Ciò significa che più di un turista americano su due che ha scelto come destinazione la Lombardia ha optato per Milano.
Il picco dei pernottamenti, anche sul Lario, si è avuto tra giugno e luglio, con una media di permanenza pari a 2,4 notti. Per fornire un ordine di grandezza facilmente riconoscibile, la provincia di Brescia (caratterizzata dal “fattore” lago di Garda) si è piazzata al terzo posto per quel che concerne i pernottamenti di turisti in arrivo dagli States, ma distante anni luce (121.654 i pernottamenti) sia dal nostro lago che da Milano.
L’altro dato di grande interesse per quel che concerne le rotte turistiche in direzione lago di Como ha a che vedere con la Germania, storico mercato di riferimento per il Lario. Nei primi otto mesi dell’anno, i pernottamenti di ospiti tedeschi in riva al Lario sono stati ben Barbara M 574.638, vale a dire il 10,7% del totale con un tempo medio di permanenza decisamente più alto rispetto ai turisti americani, vale a dire 4,3 notti. Il lago di Como ha rappresentato la terza destinazione per gli ospiti tedeschi dopo il lago di Garda (inarrivabile) e Milano. Un gradito ritorno dopo l’onda lunga della Brexit e del Covid anche per gli ospiti in arrivo dal Regno Unito, altro mercato in larga parte alto-spendente. I pernottamenti nei primi otto mesi dell’anno sono stati per quanto riguarda il lago di Como 228504, ovvero il 14% del totale con una permanenza media di 2,6 notti. Se la Germania citata poc’anzi ha rappresentato per il territorio lombardo il primo mercato di riferimento con 5 milioni 356 mila 931 pernottamenti, i primi otto mesi del 2024 hanno nel contempo registrato un’avanzata anche di “nuovi” mercati, come la Polonia, che ha generato sempre a livello lombardo 1 milione 290 mila 305 pernottamenti. «La condivisione e l’analisi dei dati è il pilastro su cui poggia la nuova governance turistica “data driven” di Regione Lombardia, volta a orientare le nostre politiche per gli anni a venire - ha aggiunto l’assessore Barbara Mazzali -. L’obiettivo è rendere queste politiche più rispondenti ai gusti ed alle attitudini del nostro “viaggiatore tipo”. Grazie a queste conoscenze, oggi siamo in grado di tracciare un identikit del turista che sceglie la Lombardia per trascorrere le sue vacanze
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