Sondrio, illuminazione pubblica: al via l’intervento di ammodernamento

Questa mattina a Palazzo Pretorio Comune e Acinque hanno sottoscritto il contratto di concessione del Servizio

Comunità energetica di Sondrio, anche la Provincia entra in squadra. E’ stata approvata all’unanimità dal consiglio provinciale di oggi l’adesione all’associazione nata per costituire una Comunità energetica a Sondrio, iniziativa promossa da Confartigianato imprese e da Weproject con Acinque come partner tecnico e che vede coinvolti anche il Comune di Sondrio, la Banca popolare di Sondrio, Stps, Tessuti Sondrio, Secam, Cassa edile, Iperal e Studio Domus, in un mix tra produttori, produttori/consumatori (prosumer come la Provincia) e solo consumatori.

«Per i plessi scolastici della Provincia e dell’Apf a Sondrio abbiamo una spesa energetica annua di 250mila euro - ha detto il presidente della Provincia Davide Menegola -, considerato che obiettivi della Cer sono produzione e autoconsumo dell’energia, l’adesione della Provincia in termini di socio prosumer, attraverso un investimento, potrebbe dare grandi benefici».

Un’iniziativa che, sostiene Menegola, avvicina la Provincia alla tanto richiamata transizione energetica, attraverso un’autonomia importante per il territorio. L’atto di adesione è il primo passo. «Sulla base delle proposte progettuali e delle risorse che potranno essere messe in campo in termini di investimento concorreremo con le nostre disponibilità affinché la Comunità energetica rinnovabile su Sondrio possa effettivamente partire e avere gli effettivi benefici che tutti ci aspettiamo» ha aggiunto il presidente di palazzo Muzio. Adesione sulla quale tutti i consiglieri provinciali presenti hanno espresso parere favorevole, pur con alcune raccomandazioni legate alla natura giuridica dell’associazione.

E’ stato in particolare Alessandro Pedrini, sindaco di Valdisotto a sollevare la questione. «Condivido a pieno questa scelta che va nella direzione di aumentare la produzione di energia rinnovabile - ha detto - e anzi come Alta Valle abbiamo partecipato ai bandi della Regione avendo come partner tecnico la stessa Acinque e anche uguale società di consulenza. Stiamo facendo però alcuni approfondimenti sulla natura giuridica della Cer che può essere, come in questo caso, un’associazione non riconosciuta che significa che il patrimonio di ogni socio può essere aggredito nel caso in cui la Cer facesse un investimento che non va a buon fine. Per questo con i nostri consulenti tecnici stiamo valutando di inserire una postilla nello statuto secondo cui la Cer non può fare alcun investimento che invece solo i prosumer possono assumere. Questo per tutelare l’ente pubblico».

«Mi faccio carico perché questo approfondimento venga fatto dagli uffici preposti» gli ha risposto Menegola proponendo di “emendare” la delibera proprio con questo tipo di impegno. Anche Roberta Songini, consigliere del Pd di Sondrio, ha ringraziato Pedrini per la segnalazione, ricordando comunque che la Cer ha organismi in cui siedono anche i rappresentanti della Provincia il cui compito è vigilare sulle decisioni.

«Al netto di questo - ha aggiunto - il progetto è molto positivo e spero che sia di stimolo ad altre realtà. Con tutti edifici che hanno, gli enti pubblici possono davvero essere un esempio anche per altri soggetti visto che le produzioni da rinnovabili dovranno essere incrementate sempre più». «Al di là dell’adesione a questo importante progetto - ha detto Omar Iacomella, sindaco di Piuro - la Provincia dovrebbe fare da coordinamento e coinvolgere i comuni affinché si dotino di questo strumento, sollecitando gli enti al rinnovamento degli impianti di autoconsumo. Non solo. Le risorse della monetizzazione dell’energia e del demanio idrico dovrebbero essere utilizzate non solo per abbattere i costi delle bollette, ma per fare da volano per iniziative che ci rendano energicamente autonomi».

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