Economia / Sondrio e cintura
Martedì 01 Ottobre 2024
Sondrio: contratto integrativo provinciale, la soddisfazione di Confcooperative
«La sottoscrizione del secondo livello del contratto della cooperazione sociale non è questione di poco conto o che riguarda soltanto gli addetti ai lavori (1616 le maestranze coinvolte in provincia di Sondrio nella gestione dei servizi, ndr), ma rileva per la tutela complessiva del sistema di welfare locale connotato da una carenza di personale che rischia di mettere in crisi le imprese cooperative, le persone e le comunità».
Parola di Gabriele Marinoni, presidente di Confcooperative dell’Adda, l’associazione rappresentante le imprese cooperative e sociali del settore socio sanitario, assistenziale, educativo e di inserimento lavorativo della provincia di Sondrio.
Che ha preso la parola oggi, per comunicare, unitamente ai rappresentanti delle Funzioni pubbliche di Cgil, Cisl e Uil, la propria piena soddisfazione per la sottoscrizione del contratto integrativo provinciale del settore, avvenuta venerdì a Sondrio, a dieci anni di distanza dal precedente contratto integrativo, e che ha messo tutti d’accordo.
«É noto a tutti come, all’indomani della crisi pandemica, il sistema della risposta sociale e sanitaria sia andato pesantemente in tilt per via dell’epocale carenza di forza lavoro - dice Marinoni - per cui l’essere riusciti a definire in modo congiunto condizioni migliorative del contratto di lavoro è di fondamentale importanza anche per la tenuta delle comunità locali».
Grazie all’integrativo, educatori, assistenti sociali, Asa, Oss, professionisti sanitari e socio sanitari, assistenti all’autonomia e agli alunni disabili, operai del settore del verde, a partire da ottobre, potranno contare su importanti novità.
«In primis l’introduzione del premio territoriale di risultato - dicono i rappresentanti sindacali - erogato a partire dal 2024, con un importo pari a 300 euro pro capite al livello C1, un premio aziendale di valorizzazione con incrementi ulteriori sugli altri inquadramenti professionali. Poi è stato introdotto il rimborso chilometrico pari a 1/5 del prezzo della benzina per i lavoratori autorizzati all’uso del mezzo proprio per ragioni di lavoro, quindi saranno monetizzati i tempi di vestizione, pari a 15 minuti come da contratto, e saranno introdotte le ferie solidali. Con passaggio delle ferie cedute da colleghi che ne hanno in esubero ad altri che ne necessitino per assistenza a congiunti, minori o altri parenti in difficoltà. Aumentati anche i giorni di permesso per lutto, pari a tre, prevista un’indennità di trasferta giornaliera per l’attività di soggiorno, per esempio marino con anziani o disabili, e rivista in modo ancor più flessibile la gestione della “banca delle ore” per meglio conciliare la vita professionale e personale».
Soddisfazione per i risultati raggiunti da parte di tutti, quindi, a consolidamento di un settore in crisi, e qualcosa si muove anche sul fronte della contrattazione Uneba, che tocca 500 persone in provincia operative in Rsa, Rsd, centri diurni per anziani e disabili. Dopo la mobilitazione di alcune settimane fa, la trattativa sindacale è ripresa, ma si è ancora lontani da una definizione soddisfacente per tutti.
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