Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 01 Febbraio 2017
Sondrio aumenta redditi e consumi
Segnali di risveglio
L’Osservatorio Findomestic Banca ha studiato le spese per vari settori e le disponibilità d’acquisto. Con la provincia nelle posizioni di vertice in Lombardia.
Fuori dalla stagnazione con indici di crescita che denotano movimento e consumi in ripresa, seppur mirati e calibrati, nonché un reddito pro capite che in Lombardia vede Sondrio in crescita, seconda solo a Milano tra le province che stanno meglio. Arriva a fotografare i consumi settore per settore e gli indici di benessere coniugati alle disponibilità d’acquisto l’Osservatorio Findomestic Banca sul consumo di beni durevoli in Lombardia, presentato in coda alla scorsa settimana a Milano.
Findomestic è l’istituto di credito italiano specializzato nel credito erogato alle famiglie per l’acquisto di beni e servizi. La “fotografia” dello stato dei consumi è relativa al 2016 e in Lombardia si individuano buone performance: cresce in modo rilevante del +6,9% la spesa complessiva in regione per i beni durevoli e il reddito disponibile pro capite.
Un balzo evidente quello individuato dagli analisti Findomestic, +2,2% rispetto al +0,8 dell’anno precedente. Con Sondrio che con 19.881 euro pro capite si conferma seconda provincia lombarda su questo indice di disponibilità. Superata solo da Milano, che viaggia in solitaria sospinta da un reddito per abitante pari a 29.929 euro, il più elevato in Italia. «Milano – viene sottolineato dalla Camera di Commercio di Sondrio – ospita grandi industrie e tanti top manager che fanno innalzare molto le percentuali reddituali, Milano fa “corsa a sé”».
Per quanto riguarda i consumi, tra i settori merceologici in cui si concentrano gli acquisti indici molto positivi emergono per il comparto della mobilità sul settore dell’auto nuova, che aumenta del 15,5% facendo segnare la più ampia crescita tra le regioni del Nord. Trend molto positivo anche per la spesa per elettrodomestici, +5,7% rispetto ai numeri del 2014, dato tra i migliori del panorama nazionale, segue il comparto dei mobili con +2,1%. In tutti questi settori Sondrio si attesta a propria volta con indici in crescita.
Per quanto riguarda il comparto delle auto nuove si registrano percentuali molto alte in tutte le province, con miglioramenti rispetto al 2015 che vanno dal +20,6% di Brescia al +18,9% di Bergamo, Lecco vale un +16,1% e +15,7% lo fa segnare Sondrio: tutte provincie che sono sopra la media nazionale del +14,1%.
Il capoluogo valtellinese sulle auto nuove supera anche Milano con un +15,1%. La metropoli fa la parte del leone sui consumi complessivi, guidando la classifica con 1.527 milioni di euro. Aumentano anche i motoveicoli, con Sondrio che passa dalle 554 vendite del 2015 alle 576 del 2016, crescita costante anche rispetto al 2014, con 520 i motoveicoli acquistati.
«Per quanto riguarda arredi e mobili – è stato annunciato da Findomestic – i lombardi nel 2016 hanno speso 2.726 milioni di euro per acquistare mobili e complementi, percentuale di crescita in Lombardia che è del +2,1%, più alta rispetto al resto del Paese con +2,0%. Cresce anche il comparto elettrodomestici, che fa registrare uno dei migliori risultati a livello nazionale con un miglioramento del +5,7% e 990 milioni di euro di spesa, molto al di sopra della media italiana di +3,2%».
Tra le province guida Cremona con +6,2%, subito dietro ci sono Milano e Sondrio che registrano un +6,0%, seguite da Como con +5,7% e Varese con +5,6%. I segnali di ripartenza vengono avvertiti anche nel campo dell’elettronica di consumo, che fa segnare dopo la flessione del 2015 percentuali positive in tutte le province. In testa c’è Como con +1,3%, seguita da Cremona, Milano e Pavia.
Sondrio non sfigura con +0,9%, chiude Bergamo con lo 0,0%, -4,4% nel 2015. Sempre sui dati scorporati Sondrio presenta un +5,3% complessivo sui consumi di beni durevoli rispetto al 2015. Ancora in flessione quasi ovunque invece i dati dell’Information Technology, con solo alcune province in lieve miglioramento rispetto al 2015. Qui Sondrio passa dal -4,3% del 2015 al -5,2% con una variazione della spesa per famiglia del -5,9%, meglio comunque di Varese e Como, -6,0% e Lecco, -7,0%.
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