Soldi all’Alta Valle, sorride il traforo

Pioggia di soldi, 68,5 milioni di euro in sei anni sull’Alta Valle. È il frutto dell’accordo sottoscritto martedì a Milano dai comuni della zona, dalla Provincia di Sondrio e dalla Regione Lombardia per la definizione dei fondi dei comuni confinanti di Trento e Bolzano.

Definite le spese principali, gli interventi ritenuti più urgenti. Due milioni di euro andranno a finanziare il progetto per il traforo dello Stelvio tornato tanto di moda nella scorsa estate (che sarà approvato prima di novembre dal Comitato paritetico). Sono invece 3,6 i milioni di euro destinati al Parco nazionale dello Stelvio.

Sono questi gli interventi principali su cui i comuni dell’Alta Valle si concentreranno grazie all’intesa siglata. L’ufficialità dei finanziamenti l’ha data proprio Regione Lombardia, che l’ha deliberato in una riunione di inizio settimana al Pirellone.

«Si tratta di un’occasione più unica che rara e probabilmente irripetibile - commenta Ezio Trabucchi, referente politico del progetto “Aree interne” per conto dei comuni dell’Alta Valle -. Sono certo che sapremo coglierla fino in fondo stando uniti e condividendo i vari progetti».

Il Parco dello Stelvio potrà usufruire in totale 9 milioni di euro, perché la cifra definita con l’accordo milanese si aggiunge ai 4,5 milioni già stanziati.

Nel periodo che di fatto si snoda dal 2013 per concludersi nel 2018 saranno erogati a favore dei Comuni dell’Alta Valle (con eccezione di Livigno) 7,2 milioni di euro all’anno per un totale di 43 in sei anni. Detto dei soldi che andranno al progetto del traforo dello Stelvio e al Parco dello Stelvio, la parte restante di quella che si potrà spendere nei prossimi 6 anni, ovvero 37,6 milioni, andrà nella scheda chiamata ”progetto sperimentale” delle Aree Interne e Alta Valtellina per altri progetti strategici come la piazzola dell’elisoccorso di Santa Caterina Valfurva.

A questi fondi si aggiungono circa 20 milioni di euro tra fondi ministeriali e di Regione Lombardia per progetti in corso di definizione e relativi sempre alle Aree Interne, tanto da portare la cifra a quota 68 come indicata da Trabucchi.