Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 06 Novembre 2014
Scuola e lavoro, «modello svizzero contro la crisi»
Territorio per la combinazione tra teoria e pratica Bertolini: «Un’opportunità da non perdere». Della Bitta: «Decliniamo così la nostra specificità»
Il sistema duale, prospettiva per gli studenti di Valtellina e Valchiavenna e “ricetta” anti-crisi. A lanciare la sfida, strizzando l’occhio al sistema istruzione che in Germania e Svizzera da anni è realtà, ipotizzando una sperimentazione in una scuola del territorio è stato il tavolo del Capitale umano. Promosso da Provincia e Camera di commercio, con il coordinamento della Società di sviluppo locale, ieri ha premiato la “Migliore alternanza scuola-lavoro” consegnando un assegno da 1.000 euro al liceo Piazzi-Perpenti e all’Iti Mattei di Sondrio, e al Crotto Caurga di Chiavenna, scuole ritenute più meritevoli per la realizzazione di attività del genere nel 2013-2014. Mentre un attestato è stato consegnato alle cinque aziende formatrici, maggiormente distintesi nella collaborazione con le scuole: Rigamonti spa di Sondrio, lo studio tecnico Cinalli-Zappa di Bormio, la Fiorida di Mantello, l’Osteria del conte di Forcola e Ruffoni Style on wood di Cosio, che hanno ottenuto i risultati migliori sulla base delle collaborazioni attivate.
Complimentandosi con scuole, studenti e insegnanti per le attività svolte, il presidente della Camera di commercio Emanuele Bertolini ha ipotizzato una possibile deroga a favore del pianeta istruzione valtellinese per una sperimentazione del sistema duale basato sulla combinazione di teoria e pratica. In sostanza, scuola e azienda vengono entrambe incaricate nella formazione e i giovani apprendono in larga parte (3-4 giorni alla settimana) sul luogo di produzione e nel tempo rimanente sono tenuti a frequentare la scuola.
«È una strada da percorrere quella del sistema duale» la convinzione di Bertolini che ha trovato l’appoggio del presidente della Provincia Luca Della Bitta, presente alla cerimonia assieme ad Antonio Trivella, amministratore delegato della Società di sviluppo locale. «La sfida del sistema duale la accogliamo» il via libera di Trivella, che ha fatto eco alle parole di Della Bitta: «Condivido questa idea di osare di più anche da un punto di vista organizzativo introducendo il sistema duale. Se davvero a livello nazionale si pensa che una provincia come la nostra abbia una sua specificità, a maggior ragione deve tradursi nella possibilità di fare cose diverse come questa».
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