Economia / Sondrio e cintura
Sabato 26 Settembre 2015
Scuola e artigiani, patto storico
Siglato ieri Il Polo professionale fa salire in cattedra le imprese. «Così sarà più facile insegnare un mestiere». Previste 400 le ore di lezione sul campo per 80 studenti, suddivise nei corsi di estetista, acconciatura ed edilizia.
Confartigianato entra in classe al Polo di formazione professionale Valtellina di Sondrio (Pfp) e fa lezione: lezione di impresa a estetisti, parrucchieri e muratori.
Questo è quanto scaturisce dal protocollo di intesa - «una pietra miliare» l’ha definito la direttrice del Pfp Lorena Bonetti – siglato ieri nella sede di via Carlo Besta con il presidente di Confartigianato Gionni Gritti. Un patto, tra scuola e mondo delle imprese artigianali, che unisce ufficialmente – e in concreto – due mondi. Quello della formazione e quelle delle imprese che tendono verso obiettivi comuni, «l’esigenza da un lato di migliorare e qualificare la preparazione degli alunni – la sottolineatura di Bonetti -, per favorire il loro ingresso in azienda e sul mercato del lavoro», dall’altro, invece, «la volontà di garantire – ha proseguito Gritti – alle aziende le figure professionali di cui hanno necessità», favorendo, soprattutto per quanto riguarda le micro-imprese artigiane, ha rimarcato Gritti, «un ricambio generazionale».
Un’ottantina circa sono gli studenti delle classi quarte, coinvolte in prima persona in questo percorso di alternanza di scuola-lavoro e di lezioni tenute direttamente da imprenditori artigiani, per un totale di 400 ore suddivise nei tre corsi di estetista, acconciatura ed edilizia.
«Con questo protocollo, che sono lieta di presentare – ha detto la direttrice del Pfp - facciamo un salto nel mercato del lavoro con un Partner con la “P” maiuscola come Confartigianato Sondrio. Così facendo qualifichiamo i nostri studenti, che non sono solo ragazzi che studiano e fanno stage, ma diventano già risorsa per il mercato del lavoro locale, entrando in contatto con un gruppo di aziende e imprenditori che Confartigianato ha già selezionato, acquisendo in tal modo una formazione pratica direttamente da chi già lavora».
Altro aspetto, secondo Bonetti, «non secondario e collegato a questo che è il cuore del protocollo siglato, riguarda la formazione dei formatori – l’intesa con Confartigianato coinvolgerà anche il corpo docenti -: noi siamo un ente di formazione vero e dobbiamo stare nella realtà. Quindi quale miglior partner di chi rappresenta le aziende e le conosce, per entrare in contatto diretto?».
«Cominciamo a dare concretezza a qualcosa che noi abbiamo sollecitato al territorio – la soddisfazione di Gritti -. Il mondo sta cambiando velocemente e rapidamente e, talvolta, la parola innovazione fa paura, ma è in questa direzione che si deve lavorare, insieme, scuola e aziende». Guardando al mondo della microimprenditoria del pianeta artigiani, ha ribadito «la necessità che sia garantito un ricambio generazionale, che il padre passi al figlio, che il giovane entri a lavorare in azienda prima, per diventare imprenditore poi».
Da qui la scelta, condivisa dai due partner, «di lavorare a medio e lungo termine siglando una convenzione di durata triennale – scade nel 2018 – per vedere i risultati». In tal senso, «il Pfp ne ha capito l’importanza – il merito riconosciuto ai vertici del Pfp da Gritti -, uno dei pochi istituti illuminati che ha capito quanto sia vitale cominciare a dialogare con il mercato del lavoro e con le imprese».
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