Economia / Lecco città
Venerdì 31 Gennaio 2025
Sale la cassa integrazione: Lecco seconda in regione dopo Sondrio per aumento delle ore. «Trend allarmante»
Lecco registra la seconda percentuale di crescita maggiore in Lombardia (dopo Sondrio) per aumento della cassa integrazione che in questi mesi dilaga ovunque, a livello nazionale e in misura diversa sui vari territori.
Nel 12mo Rapporto Cig della Uil Lombardia, Lecco nel 2024 (rispetto al 2023) segna un +71,8% di ore di cassa integrazione autorizzate e 2.422 lavoratori coinvolti.
“I dati nella nostra provincia sono sempre più allarmanti – dice il coordinatore Uil Lario Dario Esposito -. I lavoratori non possono essere lasciati soli. Se il Governo non interviene subito, nel 2025 potremmo trovarci di fronte a una crescita della disoccupazione con conseguenze devastanti per il sistema economico lombardo e nazionale”.
“Si continua con il mantra che va tutto bene e l’economia cresce dello zero virgola. Intanto, in Lombardia ci sono oltre 48 mila lavoratori coinvolti”, sono dunque urgenti “un piano straordinario per il lavoro, interventi per edilizia e industria e misure per la riqualificazione dei lavoratori”, afferma Salvatore Monteduro, segretario confederale Uil Milano Lombardia.
Il totale dei lavoratori interessati dalla cassa integrazione in Lombardia nel 2024 ha superato le 47.105 unità, con un incremento di 8.677 lavoratori rispetto al 2023. Se si aggiungono i 1.242 lavoratori coperti dai fondi di solidarietà, il numero sale oltre 48.000 persone.
Nel 2024 in Lombardia sono state pari a 96 milioni le ore di cassa integrazione autorizzate, con un incremento del 22,6% rispetto al 2023. Ad essere aumentata di più è la cassa ordinaria (+28,4%) sintomo delle difficoltà temporanee delle aziende alle prese con una lunga frenata degli ordinativi che prosegue dall’autunno scorso, mentre la cassa straordinaria è cresciuta dell’8%. A calare, e nei dati ridotta comunque ai minimi termini, è la cassa in deroga (-18%), “segno che le misure emergenziali – sottolinea la Uil – sono meno utilizzate).
Nella media della Lombardia preoccupa l’edilizia, che ha visto un raddoppio di ore autorizzate (+95,5%), mentre l’industria registra un aumento comunque importante del 23,2%, a fronte del commercio che invece vede una diminuzione (-23,1%).
Monteduro parla di “un trend davvero allarmante” che se viene letto “anche in relazione ai numeri di dimissioni e assunzioni dimostra ancora una volta che la ripresa è solo sulla carta. Chi sostiene che l’economia sia in crescita dovrebbe guardare questi numeri e ripensare le proprie valutazioni. Se consideriamo anche i lavoratori coperti da altri ammortizzatori sociali, come il Fondo di Solidarietà Bilaterale per l’Artigianato, il quadro è ancora più grave. Non possiamo permettere – sottolinea Monteduro - che la cassa integrazione diventi una condizione cronica per decine di migliaia di lavoratori”. La richiesta della Uil alla Lombardia al Governo è quella di “interventi urgenti che prevedano un piano straordinario per il lavoro, con un rifinanziamento degli ammortizzatori sociali per garantire coperture adeguate ai lavoratori coinvolti; interventi mirati per l’edilizia e l’industria, con incentivi per la ripresa degli investimenti produttivi; misure per la riqualificazione dei lavoratori, affinché possano affrontare le trasformazioni del mercato del lavoro”.
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