Economia / Sondrio e cintura
Sabato 04 Gennaio 2014
Saldi oggi al via
Negozianti fiduciosi
L’indagine di Confcommercio Imprese per l’Italia con Format Research prevede una flessione - Del Curto: «Vogliamo reagire, teniamo duro»
Oggi in Lombardia cominciano i saldi e anche in provincia di Sondrio parte la corsa all’acquisto. E anche se non c’è la possibilità di fare previsioni, in Valtellina e Valchiavenna i commercianti sono fiduciosi.
Al termine dell’anno più duro della crisi, rimane alta la percentuale di italiani che acquisterà in saldo (58,3% contro il 60,5% dello scorso anno), anche se è in calo (-6,3%) il numero dei consumatori che ritengono importante il periodo dei saldi. È chiaro il dato che emerge dall’indagine sui saldi invernali 2014 realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research.
Il calo della partecipazione, seppur lieve, si riflette sulla propensione all’acquisto di quasi tutte le tipologie di prodotto. Il 76,7% degli italiani che approfitteranno della stagione invernale dei saldi prevede di spendere una cifra al di sotto dei duecento euro. Poco meno della metà degli italiani ritiene «importante» il periodo dei saldi (45,1%).
Si tratta di una quota non indifferente, ma in flessione rispetto a quella registrata lo scorso anno (-6,3). L’83,2% degli italiani che attendono il periodo dei saldi per effettuare gli acquisti dei prodotti dei quali hanno bisogno, li aspetta per acquistare sia prodotti di marca, sia prodotti non di marca. Poco meno di sette consumatori ogni dieci dichiarano di acquistare nel periodo dei saldi invernali il 30% circa del totale acquisti di abbigliamento che sono soliti effettuare in un anno.
Tale quota risulta in diminuzione rispetto a dodici mesi fa (era pari al 71,1%). In fase di acquisto in saldo, tre italiani su quattro attribuiscono una maggiore importanza alla qualità dei prodotti piuttosto che al prezzo. Tale percentuale non si discosta significativamente da quella fatta registrare solo dodici mesi fa (era 73,5%).
In questi giorni la presenza di numerosi turisti nelle località sciistiche determina buoni volumi di affari nei negozi, non soltanto in quelli del settore dell’abbigliamento. «Abbiamo promosso un’attenta analisi della situazione, ma al momento non abbiamo ancora disegnato un quadro completo della realtà provinciale - premette Marino Del Curto, presidente dell’Unione commercianti di Sondrio -. Posso soffermarmi sulle impressioni che ho raccolto in Valchiavenna. In questa zona il commercio, in questo periodo, si difende meglio rispetto ad altre zone della Lombardia, soprattutto perché il turismo sempre di più sta diventando l’elemento trainante di tutta l’economia locale».
Ma è proprio sul settore interessato dai saldi che si concentrano le maggiori aspettative.
«Da anni i clienti aspettano gennaio per gli acquisti che, in molti casi, si sono rinviati a Natale. Non abbiamo previsioni, ma siamo fiduciosi. Finalmente c’è qualche segnale di ripresa e i commercianti lo vogliono alimentare con un atteggiamento di fiducia. All’orizzonte ci sono timidi elementi che ci consentono di essere positivi. In questo contesto noi vogliamo reagire, tenere duro».
Ma secondo Del Curto si assiste a una tendenza incoraggiante anche nei confronti di prodotti diversi da quelli dell’abbigliamento. «Nei periodi di vacanza il consumatore mette in campo un’attenzione maggiore agli acquisti, sia per le specialità enogastronomiche delle località di villeggiatura, sia per gli altri beni e servizi. Alcune variabili - ad esempio la disponibilità di tempo che spesso in città manca - rappresentano degli incentivi agli acquisti. La nostra attività è connessa anche a queste dinamiche».
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