Rinnovo del contratto, presidio dei metalmeccanici a Lecco

I sindacati e lavoratori davanti alla sede di Confindustria Lecco in via Caprera chiedono lo sblocco delle trattative

Lecco

Metalmeccanici in presidio di fronte alla sede di Confindustria Lecco in via Caprera per chiedere lo sblocco delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale. «È scaduto da giugno dello scorso anno - ricorda Fabio Anghileri, segretario provinciale Fiom Cgil - Solo nel Lecchese gli operai interessati sono decine di migliaia».

Al presidio hanno partecipato un centinaio di persone. «Siamo ad un punto morto. – aggiunge Enrico Vacca, segretario Fim Cisl Monza Brianza Lecco – Non possiamo accettare la contro piattaforma presentata da Federmeccanica. Vogliamo più salario e più diritti. Federmeccanica deve riaprire la trattativa su tutti i punti della piattaforma presentata dai sindacati».

Secondo Gabriella Trogu, segretario uilm lario, l’aumento del salario di 280 euro richiesto dai sindacati è molto importante soprattutto per la provincia di Lecco che, oltre ad essere un «traino per l’economia lombarda», è anche «la città più cara di tutta la regione».

«Lo sciopero è il nostro strumento più forte - conclude - Se oggi blocchiamo le fabbriche, domani dovranno trattare. A chi dice che non è il momento rispondiamo che il momento è ora. Il contratto non si svende, il contratto si difende. Ad oggi non ci hanno dato niente. Non ci fermeremo finché non avremo ottenuto quello che ci spetta, senza paura e senza arretrare. Solo insieme possiamo vincere questa battaglia. Viva i metalmeccanici, viva la lotta per il contratto».

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