Economia / Valchiavenna
Mercoledì 18 Giugno 2014
Rigamonti, scelta
la linea del dialogo
Niente sciopero e richiesta di un nuovo tavolo istituzionale: così si sono espressi ieri i lavoratori - Forti timori per i posti in bilico, c’è il rischio mobilità al termine dei 12 mesi di accordo sulla cassa
Niente sciopero: adesso si punta sul tavolo istituzionale. Nonostante le notizie poco rassicuranti arrivate dal confronto con i rappresentanti del Salumificio Rigamonti, i lavoratori degli stabilimenti di Montagna in Valtellina, Poggiridenti e Mazzo di Valtellina hanno scelto di continuare a lavorare senza incrociare le braccia e a dialogare con l’azienda. La conferma arriva dai sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil e dai componenti delle rsu che ieri hanno partecipato alle assemblee organizzate negli stabilimenti della società del gruppo Jbs.
Nel giro di pochi giorni, il clima di fiducia basato sui ritmi lavorativi - che gli operai ritengono elevati - , sulla flessibilità garantita dagli accordi e sull’intesa per la mobilità volontaria incentivata che porterà trentacinque dipendenti ad abbandonate le tre fabbriche – in particolare quella di Montagna – è svanito. Si è ritornati alle preoccupazioni della fine del 2013, con il rischio concreto di dovere rinunciare, al termine di quest’anno, a 108 posti di lavoro, proprio come si può leggere sull’ultima pagina dell’accordo dello scorso gennaio.
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