Economia / Sondrio e cintura
Sabato 13 Settembre 2014
Rigamonti, mobilità
per altri 40 lavoratori
È questo l’obiettivo dell’incontro in programma la prossima settimana tra sindacati e azienda - Boscacci: «Chiederemo al nuovo presidente della Provincia di guidare un percorso di ricollocazione»
Obiettivo mobilità incentivata per altri quaranta lavoratori. Dopo l’utilizzo di questa soluzione per trentacinque persone prima dell’estate, al Salumificio Rigamonti si punta su un nuovo percorso di questo tipo.
Giovedì pomeriggio si sono riuniti i lavoratori degli stabilimenti di Montagna in Valtellina e Mazzo. I responsabili delle organizzazioni sindacali hanno illustrato la soluzione attuale e definito la strategia da mettere in campo per affrontare i mesi più difficili. Il punto di partenza è noto: si tratta dell’accordo basato su 108 esuberi reso necessario dalla crisi aziendale. La mobilità sarà richiesta per quaranta persone. Bisogna tenere conto, in questa fase, che i tempi sono ridotti. Attualmente la mobilità - che spetta nella misura dell’80% della retribuzione teorica lorda spettante - dura dodici mesi fino ai quarant’anni, ventiquattro fino ai cinquanta e trentasei per gli ultracinquantenni. Ma da gennaio ci sarà una notevole riduzione dei mesi e per questo è necessario evitare di perdere tempo.
«Questa scelta lascia attoniti i lavoratori, lo sappiamo - sottolinea Vittorio Boscacci, il sindacalista della Flai-Cgil che si occupa della trattativa insieme ai colleghi di Fai-Cisl e Uila -. Si tratta sì di mobilità incentivata, che accompagna alcuni alla pensione, ma siamo comunque di fronte alla perdita di posti in un’azienda storica per la Valtellina. Dall’incontro dei giorni scorsi fra rsu e azienda è emersa la difficoltà di questa fase e dobbiamo cercare di trovare uno strumento adeguato» .
© RIPRODUZIONE RISERVATA