Economia / Valchiavenna
Sabato 04 Gennaio 2014
Riapre lo stabilimento
della Frisia di Piuro
Il tribunale ha concesso al curatore fallimentare il via libera per l’esercizio provvisorio - La fase transitoria durerà sei mesi - I sindacati: «Dopo le difficoltà questa è una sfida»
Si torna in fabbrica. Il 2013 terribile dell’azienda di acque minerali Frisia si chiude, finalmente, con una bella notizia.
Nella giornata del 31 dicembre il giudice del tribunale di Sondrio Luca Fuzio ha concesso al curatore fallimentare Giuseppe Gentile l’autorizzazione per l’esercizio provvisorio d’impresa per Frisia per un periodo di sei mesi. Il curatore ora ha il compito di fare ripartire la produzione e successivamente di vendere l’azienda ai migliori acquirenti, attraverso un percorso basato sui passaggi che riterrà opportuni. Con questo passo in avanti si concretizzano le intenzioni espresse durante la riunione del tavolo istituzionale di metà dicembre.
Inoltre il giudice ha annunciato che sarà presente a Santa Croce di Piuro (o in alternativa in municipio a Prosto) nella giornata del 14 gennaio, con tutti dipendenti, per un incontro che permetterà di analizzare la situazione. «Nei prossimi giorni si valuteranno le modalità del rientro in fabbrica degli operai e degli impiegati – sottolineano Danila Barri (Fai-Cisl) e Vittorio Boscacci (Flai-Cgil) -. In un primo momento toccherà ai lavoratori che si occupano degli impianti, ad esempio i manutentori delle linee produttive, poi si passerà alla convocazione di altri colleghi per cercare di fare ripartire la produzione entro sei mesi».
Dopo tanto buio, finalmente si intravede una luce di speranza per la Frisia. «Le difficoltà sono reali, ma per tutti noi questa è una grande sfida. Vogliamo provare a rimettere in piedi l’azienda per tornare a portare nei supermercati l’acqua “Frisia” e “Bernina” e rendere appetibile lo stabilimento. I lavoratori metteranno in campo la consueta disponibilità: l’obiettivo comune è condiviso da tutti, perché stiamo parlando di un’azienda molto importante e radicata nel territorio della Valchiavenna. Il 2013 si è chiuso con la notizia più attesa».
Per quanto riguarda la cassa integrazione, nei giorni scorsi è partita la domanda per l’utilizzo di questo strumento con la causale legata al fallimento. Si tratta di un passaggio indispensabile. «Al tavolo istituzionale ci è stato garantito dalla rappresentante della Regione che la cigs è retroattiva. Nessuno resterà senza reddito, in pratica cambia solo la tipologia di intervento. Abbiamo richiesto – grazie al supporto delle segreterie confederali - anche di prolungare l’accordo sull’anticipo della cassa dalle banche locali e riteniamo di non dovere esprimere preoccupazioni».
Dopo i guai infiniti dell’era Capanna, insomma, ora con la guida del professor Gentile alla Frisia sono tornate sia la fiducia, sia la possibilità di tornare in fabbrica. «Per Capodanno non abbiamo potuto brindare con l’acqua Frisia: speriamo di poterci rifare presto», concludono i sindacalisti.
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