Economia / Sondrio e cintura
Martedì 06 Giugno 2017
Redditi, in provincia tengono
Ma a Sondrio calano del 5%
Il Sole 24 Ore ha analizzatole statistiche delle Finanze con le differenze tra gli anni 2007 e 2015.
Redditi medi ridotti in due province italiane su tre negli ultimi otto anni - quelli della crisi -, Valtellina e Valchiavenna complessivamente tengono facendo anzi registrare un lievissimo incremento - più 0,06% - a fronte però dell’erosione del numero di contribuenti e del reddito aggregato complessivo. A dirlo i dati elaborati da Il Sole 24 Ore partendo dai redditi comunali pubblicati dal dipartimento delle Finanze e presentati con tanto di classifiche e tabelle sul quotidiano di Confindustria di ieri.
Numeri che dicono anche di guadagni inferiori alla media nazionale: in provincia di Sondrio i redditi si fermano a 20.166 euro contro un dato italiano di 20.798, in calo dell’1,32%. I più ricchi, invece, sono i milanesi con un reddito medio di 28.300 euro, i più poveri gli abitanti di Vibo Valentia con una media di 14.020 euro.
Come detto, è in calo del 3,74% il numero dei contribuenti che sono stati 129.217 complessivamente nelle dichiarazioni 2016. Stessa percentuale in diminuzione per quanto riguarda il reddito aggregato dichiarato: meno 3,7% dunque per un totale complessivo di 2,6 milioni di euro.
Ma se cala il numero dei contribuenti a parità di reddito medio registrato in provincia nel confronto tra l’anno d’imposta 2007 e quello 2015 (dichiarazione 2016), il dato di Sondrio va peggio. Il capoluogo fa registrare un calo di quasi il 5% anche nei guadagni medi: meno 4,82% per l’esattezza. Il reddito medio resta però superiore alla media provinciale attestandosi a 27.439,18 euro. Una media appunto. Perché andando ad analizzare la composizione per classi di reddito il 68% sta in una fascia fino a 26mila euro. Più precisamente: il 35% ha guadagni fino a 15mila euro, il 33% da 15mila a 26mila euro. In provincia la percentuale di coloro che sta sotto i 15mila euro è più elevata arrivando quasi al 42% (41,88%), mentre soltanto lo 0,52% vanta redditi oltre i 120mila euro. Nel capoluogo la percentuale di coloro che guadagnano oltre 75mila euro è del 3,52%.
Quasi parità nella percentuale tra titolari di reddito da pensione e lavoratori dipendenti: 41,52% i primi, 50% i secondi.
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