Prestigioso riconoscimento a Romeo Sozzi, insignito del Compasso d’oro per la sedia Farfallina

Romeo Sozzi, ha ricevuto ieri sera, negli spazi dell’Adi Design Museum di Milano, il Compasso d’oro, uno tra più importanti riconoscimenti del design italiano. Istituito nel 1954 da Gio Ponti, quest’anno celebra il settantesimo anniversario. Il prestigioso premio è stato assegnato all’imprenditore lecchese per la sedia Farfallina, chiamata così perché leggera come una farfalla.

Originariamente chiamata “Borboleta” (dal portoghese), è nata in collaborazione con il noto architetto Álvaro Siza ed è frutto di un lavoro di cinque anni. Caratterizzata da un design minimal e da una particolare leggerezza, con la struttura in massello di faggio naturale, proveniente dalla Foresta Nera, e la seduta in pelle, assicura una completa comodità ed ergonomia. «La storia di questa sedia inizia nel 2016. – spiega Romeo Sozzi – Avevo commissionato ad Álvaro il progetto di una sedia, che poi io realizzai. Finito il lavoro andai ad Oporto per discuterne con l’architetto. Tenete presente che con Álvaro c’è stata una grande collaborazione. Probabilmente non lo si conosce molto perché è un uomo di un’umiltà estrema. Ha una semplicità che supera quella dei giapponesi. In ogni caso, sulla sedia avevo alcune critiche: si usava il doppio del legno di qualsiasi altra sedia ed era troppo pesante e alta. Álvaro ammise che non piaceva neanche a lui. Gli ho detto allora di progettarne un’altra. Mi ha risposto che ci volevano almeno cinque anni ed io ho ribattuto che era un motivo in più per continuare a vivere. Allora Álvaro aveva quasi 90 anni».

Due anni fa è arrivato il progetto di Farfallina” ed è stato amore a prima vista: «Quando la vidi – continua Romeo Sozzi – m’è venuto spontaneo dire “Questa è una sedia da compasso d’oro” ed avevo ragione». Per Romeo Sozzi è un altro importante traguardo raggiunto con la società “Bottega Ghianda”, che affianca la più nota “Promemoria”. Il tutto in un periodo positivo, ma che non manca di criticità: «Noi continuiamo il nostro trend in crescita, ma i mercati oggi soffrono per le turbolenze internazionali dovute soprattutto alle guerre in corso. In questo clima, il problema è che la Cina si sta infiltrando ovunque. Il nostro atteggiamento è comunque positivo e se, come ci auguriamo, si arriverà alla pace, si potrà lavorare ancora meglio». Per Sozzi, il Compasso d’oro è un riconoscimento all’altissima qualità del suo lavoro, visto che questo premio è un punto di riferimento per un settore che rappresenta oggi un valore culturale ed economico tra i più rilevanti: oltre 40 mila addetti, più di 17 mila imprese e 3,14 miliardi di euro di valore aggiunto. Il Compasso d’oro ha dato origine a una collezione storica di circa 2500 pezzi in continuo accrescimento, riconosciuta nel 2004 dal Ministero dei Beni Culturali come bene di eccezionale interesse artistico e storico. Gianfranco Colombo

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