Economia / Sondrio e cintura
Domenica 08 Dicembre 2013
Preso d’assalto
il Villaggio Valtellina
Presenza compatta a “L’Artigiano in fiera” - Tremila in cinque giorni gli skipass promozionali venduti - Dieci stand e spazio a Valtellina Turismo, ma anche qualche critica: «Poco stacco dalle altre zone»
Anche quest’anno la presenza valtellinese a “L’Artigiano in fiera”, dentro il Padiglione 1 Italia, di Milanofiere, è stata compatta e raccolta in una spazio espositivo di 330 metri quadrati, di cui 36 appannaggio di Valtellina Turismo,la costola privata del Consorzio di Destinazione Turistica Valtellina.
Caccia allo skipass scontato
Posto al centro del “Villaggio Valtellina”, infatti, lo spazio dedicato alla promozione turistica locale spiccava in particolar modo attraendo parecchi visitatori intenzionati, soprattutto, ad approfittare della proposta promozionale dello skipass giornaliero a 25 euro valido in tutte le stazioni sciistiche valtellinesi e valchiavennasche fra cui, quest’anno, anche Livigno (promozione valida nei soli giorni della fiera). Continuo il via vai al bancone di Valtellina Turismo di persone intenzionate ad acquistare per sé o per regalo lo skipass: a ieri mattina, dopo cinque giorni di fiera, già se ne erano venduti tremila.
E continua anche l’affluenza presso tutti e dieci gli stand degli espositori presenti, espressioni delle eccellenze dell’enogastronomia locale, fra cui si annoverano anche alcune new entry.
Per la prima volta in fiera, infatti, la cooperativa agricola Uno Valtellina di Tirano e la pasticceria Moreschi di Prata Camportaccio e Chiavenna, mentre rappresenta un ritorno, dopo tre anni di stop, l’apicoltura Moltoni di Villa di Tirano.
Insieme a Gastroval, di Albosaggia, di Cristian Azzalini, alle Bresaole Ferraro, di Nuova Olonio, di Simone Ferraro, ad Alico, di Cosio Valtellino, di Paola Tonucci, al Birrificio Legnone, di Dubino, di Giulio Villa e David Cesari, al Birrificio Spluga, di Gordona, a Bormio Terme e alla Società Bagni Bormio, hanno presentato al meglio l’offerta locale gravitante in un unico spazio connotato, stavolta, da una grafica comune su fondo arancione.
Solo i due stand dedicati al benessere non si sono omologati alla proposta di Valtellina Turismo, presentandosi sempre nell’area Valtellina, ma con gli stand tradizionali in bianco, parrebbe, a detta dei presenti, per meri motivi tecnico-organizzativi non legati a una volontà precisa di distinguersi dal resto dall’offerta anche se, da Valtellina Turismo, giunge una versione un poco diversa, ovvero gli stand sarebbero stati proposti ma rifiutati.
In ogni caso, il villaggio Valtellina è piaciuto a tutti gli standisti per via dell’impatto che produce sui visitatori anche se, poi, ciascuno propone soluzioni diverse.
Per Giulio Villa, ad esempio, del Birrificio Legnone «sarebbe meglio dare ancor più il senso del Villaggio Valtellina creando degli archi tipo portoni agli ingressi e realizzando una sorta di percorso fra i prodotti in esposizione. Con foto che richiamino i diversi territori e le produzioni tipiche locali».
Per Simona Gelmini, poi, gerente lo stand della pasticceria Moreschi di Prata e Chiavenna, «non tutti quelli che approcciano il Villaggio Valtellina e arrivano al mio stand – precisa – capiscono di essere passati dalla Toscana, qui vicina, alla nostra zona. Lo stacco non è così evidente anche se il colore arancione attrae, è innegabile. Dopodichè, qui c’è scritto ovunque Valtellina, ma noi siamo in Valchiavenna e tanti pensano si trovi sulla strada per Aprica o Bormio, per cui dobbiamo spiegare che siamo da tutt’ltra parte».
Fortemente critico, invece, con la società organizzatrice della fiera si è detto Lorenzo Moltoni, dell’omonima apicoltura di Villa di Tirano, per nulla intrigato dall’idea di dover pagare 450 euro per essere sulla piattaforma digitale “make and buy” della fiera, stanti anche i problemi di accesso alla medesima riscontrati.
Osservazioni, però, tutte, che si inseriscono in una promozione pressoché totale dell’allestimento curato da Valtellina Turismo, comprensivo, come lo scorso anno, di uno spazio ristorante raffinato, forte di 130 posti a sedere, curato da Mario Saligari, del ristorante Trela di Verceia, col suo staff.
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