Economia / Sondrio e cintura
Giovedì 04 Luglio 2024
Piogge e parassiti, estate infernale per le colture valtellinesi
Viti e meli, ma anche piccoli frutti e seppur in minor parte gli ulivi, tutti colpiti dalle infezioni causate da pioggia e umidità. Insetti e funghi continuano a tenere sotto scacco le colture valtellinesi in una stagione ancora caratterizzata da piogge molto frequenti, abbondanti bagnature e da temperature miti. Condizioni che fanno peraltro seguito ad un inverno dalle temperature superiori alle medie che hanno dunque favorito la sopravvivenza di molti insetti. Il risultato è la necessità di interventi costanti per arginare le infezioni che mettono a rischio i raccolti.
A fare il punto della situazione sono come sempre i tecnici della Fondazione Fojanini di Sondrio attraverso un’attenta e continua analisi delle colture. Per quanto riguarda i vigneti, interessati in particolare dalle infezioni da peronospora, la situazione è variabile: in alcuni casi le infezioni si sono fermate, in altri la malattia è invece progredita e sta iniziando anche a manifestarsi sul grappolo. Motivo per cui i tecnici raccomandano, visto il decorso meteo ancora molto umido, di continuare a ripetere gli interventi. Problemi di ticchiolatura, la malattia causata da funghi, invece per i meli. In base ai dati raccolti e ai modelli previsionali, gli eventi di maggiore gravità sono stati registrati tra il 9 e l’11 aprile, nel periodo tra il 23 e il 27-28 aprile con diverse piogge e infezioni anche se di minore rilievo e soprattutto dal 28 aprile al 5 maggio, con un’elevata incidenza.
«Nella maggior parte dei casi non si rilevano particolari problemi – sottolineano dalla Fojanini -, anche se qua e là è evidente qualche infezione sul frutto. In altri casi le infezioni sono state già molto evidenti sin da aprile, e anche sui frutti (in particolare sulle varietà rosse) sono spesso frequenti. In altre ancora, c’è una presenza importante di frutti colpiti».
La particolarità meteo di questa stagione con temperature miti, senza eccessi di calore, elevata umidità del terreno, delle piante e dell’aria e continue e prolungate piogge, influisce anche sulla coltivazione dei piccoli frutti, in particolare del mirtillo alle prese con il temibile moscerino dei frutti (D. suzukii).
Già a partire dall’ultima settimana di giugno sono evidenti i primi danni e le prime larve sulle bacche del mirtillo gigante americano della varietà Duke, la più diffusa in Italia e in Valtellina. «In annate “normali” – spiegano dalla Fondazione Fojanini - difficilmente la varietà di mirtillo Duke ha subito attacchi da parte della D. suzukii, a dimostrazione di quanto sia alta quest’anno la pressione esercitata dal fitofago, superiore sicuramente a quella dello stesso periodo dell’anno scorso». Il consiglio a tutti i produttori di piccoli frutti e in particolare di mirtillo gigante americano è dunque di porre particolare attenzione nell’applicare tutti gli strumenti di controllo a disposizione e in particolare la gestione delle reti antinsetto, controllandone la tenuta, nonché la presenza di buchi o possibili rotture, anche causate da forte vento e temporali sempre più intensi.
Dopo un inverno non freddo ed il protrarsi di continue precipitazioni, tutte le piante di ulivo si presentano in questa fase lussureggianti e con una folta vegetazione. L’eccesso di umidità ha comunque avuto dei risvolti negativi anche su queste coltivazioni, come il proliferare di cocciniglie, l’occhio di pavone o lo sviluppo di malattie fungine a carico dell’apparato radicale. Una prima stima delle produzioni sembra comunque propendere per una buona annata: mediamente le piante presentano un buon carico produttivo salvo nei casi di alternanza dovuta ad eccesso di produzione lo scorso anno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA