Economia / Sondrio e cintura
Martedì 25 Aprile 2017
Piogge, il calo è del 70% in aprile
Il meteo però annuncia un cambio
La riduzione ha provocato seri danni, dice Coldiretti, provocando la peggiore crisi idrica da un decennio.
Nel mese di aprile le precipitazioni si sono praticamente dimezzate, inferiori del 47,4% rispetto alla media, ma al Nord la riduzione è stata addirittura del 72,3% provocando la peggiore crisi idrica da un decennio. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade di aprile dopo che il taglio delle precipitazioni era stato del 53% a marzo. La situazione di difficoltà è visibile dallo stato di magra del fiume Po che al Ponte della Becca è sceso ad un livello idrometrico di appena -2,62 metri, lo stesso di inizio agosto dello scorso anno. Le precipitazioni in Italia – sottolinea la Coldiretti - sono risultate sotto la media lungo tutto l’inverno con un picco negativo a dicembre in cui è caduta addirittura il 67% di acqua in meno sulla Penisola.
Una situazione preoccupante perché la popolazione e le coltivazioni poiché l’acqua - spiega la Coldiretti – è determinante per ricostruire le riserve idriche necessarie alle piante alla ripresa vegetativa primaverile per crescere e garantire i raccolti. Invece della pioggia la primavera ha portato il gelo con effetti devastanti su vigneti, frutteti e ortaggi lungo tutta la Penisola, dalla Val D’Aosta alla Campania, con una stima di almeno 100 milioni di euro di danni, secondo la Coldiretti.
Una evidente anomalia che conferma i cambiamenti climatici in atto che in Italia si manifestano con ripetuti sfasamenti stagionali ed eventi estremi anche con il rapido passaggio dalla siccità all’alluvione, precipitazioni brevi e violente accompagnate anche da grandine con pesanti effetti sull’agricoltura italiana che negli ultimi dieci anni ha subito danni per 14 miliardi di euro a causa delle bizzarrie del tempo. Da qui – conclude la Coldiretti - la necessità di lavorare anche sul versante delle assicurazioni, con formule capaci di salvaguardare il reddito delle aziende agricole.
Nel frattempo, se il bel tempo ha accompagnato il ponte del 25 aprile, subito dopo arriveranno piogge e temporali in estensione dal Nord al Sud, e temperature in calo. L’ alta pressione che si è registrata finora è già in fase di indebolimento, avverte il meteorologo di 3BMeteo, Edoardo Ferrara, «ma è ancora garanzia di tempo in prevalenza bello e mite al Centrosud, mentre al Nord già riscontriamo i primi segnali di cambiamento. La nuvolosità è infatti in aumento e per il 25 Aprile ci attendiamo anche qualche pioggia o rovescio su Alpi, e Prealpi». Una perturbazione in arrivo dal Nord Europa e accompagnata da aria più fredda porterà «d un sensibile peggioramento sul Nord Italia nella giornata di domani - spiega - con piogge diffuse, anche intense e abbondanti specie su alta Lombardia, Triveneto, Levante Ligure dove si potranno superare picchi di 80-100mm; nevicate talora copiose sono inoltre attese sulle Alpi in calo fin sotto i 1800-2000m. «Giovedì la perturbazione guadagnerà anche le regioni del Centro e parte del Sud - prosegue Ferrara - mentre le estreme regioni meridionali verranno raggiunte essenzialmente venerdì.
Non sono da escludersi temporali localmente forti, accompagnati da gradine. L’arrivo dell’aria fredda si farà sentire con un calo delle temperature dapprima soprattutto al Nord, ma entro venerdì generalizzato su gran parte della Penisola, con perdita anche di 6-8°C. Tornerà così a nevicare sui rilievi fino sotto i 1300-1600m, ma fiocchi non esclusi fin sotto i 1000m sulle Alpi specie di confine».
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