Per A2A sei mesi di crescita

La semestrale della società che si occupa di energia, acqua e ambiente e che gestisce molte delle dighe in provincia di Sondrio. I ricavi sono in calo a causa della contrazione dei prezzi, ma volano margine operativo lordo ed utile netto (a quota 478 milioni, +86%)

Sei mesi di crescita, i primi di questo 2024 per A2A, la società che si occupa di energia, acqua e ambiente e che gestisce molte delle dighe in provincia di Sondrio, i cui ricavi però scontano la contrazione dei prezzi. Oggi si è riunito il consiglio di amministrazione che, sotto la presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato la Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024.

Il primo semestre chiude con un margine operativo lordo a 1.279 milioni di euro: +45% rispetto allo stesso periodo del 2023 (882 milioni di euro) e l’utile netto ordinario a 478 milioni di euro pari a +86% (erano 257 milioni di euro nel 2023). Solo i ricavi, a 6.091 milioni di euro, pari a -24% rispetto ai primi sei mesi del 2023, sono in calo a seguito prevalentemente della contrazione dei prezzi delle commodities energetiche.

In crescita ci sono invece anche gli investimenti: 553 milioni di euro, +12% rispetto al primo semestre dell’anno precedente, destinati allo sviluppo di impianti fotovoltaici, al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione e al recupero di materia ed energia. E grande successo ha riscosso il primo bond ibrido, in formato green, a sostegno degli investimenti nella transizione energetica e nell’economia circolare, con ordini per 2,9 miliardi di euro, circa 4 volte l’ammontare offerto.

«Gli eccellenti risultati di questo primo semestre del 2024 sottolineano il percorso di importante crescita continua del Gruppo - commenta Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A -, fortemente sostenuto dall’incremento degli investimenti. Degli oltre 550 milioni di euro investiti in questa prima parte dell’anno, il 60% è stato destinato allo sviluppo industriale e in particolare al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, al fotovoltaico, a garantire flessibilità e bilanciamento del sistema energetico e al recupero di materia ed energia. Con oltre il 60% di generazione di energia da fonti rinnovabili prosegue il nostro impegno per la transizione energetica. Abbiamo confermato il nostro commitment per mantenere l’attuale rating, rafforzando le metriche di credito con l’emissione del primo bond ibrido perpetuo in formato green e siamo inoltre soddisfatti della nostra strategia di finanza sostenibile, con il debito ESG che raggiunge il 77% del debito lordo totale. Grazie a queste ottime performance - conclude Mazzoncini - abbiamo potuto rivedere al rialzo la guidance per il 2024, con un EBITDA atteso tra 2,18 e 2,22 miliardi di euro e un utile netto ordinario di Gruppo tra 700 e 720 milioni di euro».

I risultati del primo semestre confermano il continuo miglioramento delle performance economico finanziarie. Il contesto in cui si è sviluppata la crescita nel periodo in esame è stato caratterizzato da uno straordinario aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili a seguito di una elevata” idraulicità”, una maggiore stabilità dello scenario energetico rispetto all’anno precedente, in cui erano ancora presenti, anche se in progressiva attenuazione, le code della crisi idrica che aveva colpito il 2022, dinamiche ribassiste di prezzi con un PUN a 93,4 euro/MWh (in calo del 31,5%) e il costo medio del gas al PSV a 31,2 €/MWh (in diminuzione del 34%), l’evoluzione del comparto energy retail conseguente alla liberalizzazione dei mercati.

A2A ha dunque colto al meglio le opportunità del contesto ottimizzando il portafoglio integrato di produzione di energia elettrica e adottando efficaci strategie di copertura e proficue azioni di sviluppo commerciale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA