Economia / Tirano e Alta valle
Mercoledì 02 Marzo 2016
Parco dello Stelvio, tutti i dipendenti
assorbiti da Ersaf
È stato raggiunto l’accordo complessivo. Dal primo marzo fanno parte dell’ente regionale. «Garantiti i loro diritti e l’efficienza del servizio».
Da ieri tutti i dipendenti del Parco Nazionale dello Stelvio sono stati assorbiti da Ersaf, l’ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste della Lombardia che ha il compito di supportare la giunta regionale nella realizzazione degli obiettivi di governo contenuti nel PRS (Programma Regionale di Sviluppo) in un’ottica di trasversalità, multifunzionalità ed integrazione.
È con questo passaggio concreto che la regione vuole dare piena attuazione alla propria governance del Parco dello Stelvio. «In Lombardia – ha annunciato Ugo Parolo, sottosegretario di regione Lombardia ai rapporti con il consiglio regionale, politiche per la montagna e macroregione alpina (Eusalp) - abbiamo finalmente raggiunto l’accordo complessivo per cui, dal 1 marzo, tutti i dipendenti a tempo indeterminato e determinato transitano formalmente in Ersaf, con soddisfazione per il personale e per l’amministrazione».
Dopo la norma regionale di ratifica dell’intesa nazionale di fine 2015 e la nomina del direttore del Parco individuato in Alessandro Meinardi, dirigente dell’Ersaf, dal 23 febbraio, in sostanza, tutte le competenze di gestione e tutela del Parco per la porzione lombarda sono state trasferite alla regione Lombardia. Tra i primi argomenti di discussione, come annunciato anche dallo stesso Parolo a fine gennaio in un incontro a Bormio alla presenza del presidente della regione Roberto Maroni, proprio quello del futuro dei dipendenti dell’area protetta.
«Tra i primi temi delicati posti all’ attenzione della gestione lombarda – ha spiegato il sottosegretario - un posto rilevante è stato quello del personale del Parco e del suo trasferimento ad Ersaf. Di concerto con il ministero dell’ambiente e le province autonome di Trento e Bolzano, si sono individuate modalità e tempistiche comuni per il trasferimento del personale in modo da garantire i diritti dei lavoratori, ma al contempo anche l’efficienza e la correttezza amministrativa della macchina organizzativa del Parco. Nell’accordo si prevede inoltre di riconoscere, nelle prossime procedure di assunzione pubblica, le competenze maturate dal personale del Parco ed in Ersaf a chi oggi non risulta ancora di ruolo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA